E’ un dramma familiare, una storia dura e violenta, quella che si racconta nello spettacolo ‘I pugni in tasca’, in programma al Teatro Ermanno Fabbri di Vignola martedì 29 marzo alle ore 21:00. Marco Bellocchio, il grande regista italiano che nel 1965 firmò l’omonimo film, oggi ne cura la riduzione e l’adattamento teatrale per la regia di Stefania de Santis, sua assistente nella realizzazione di diverse pellicole.
Bellocchio afferma che nella stesura del testo ha pensato a ‘I pugni in tasca’ come a un dramma della sopravvivenza in una famiglia dove l’amore è del tutto assente.
Nella parte dei due protagonisti, i fratelli Giulia e Alessandro, Ambra Angiolini e Pier Giorgio Bellocchio, giovani e apprezzati attori accompagnati da un cast di primordine, a cui fanno da perfetto corollario le scene disegnate da Daniele Spisa, i costumi di Giorgio Armani e le musiche firmate dal premio Oscar Ennio Morricone.
In scena una casa su vari livelli, stretta tra due grandi muri: una casa che è ventre e prigione, un microcosmo labirintico e claustrofobico, in cui abitano dei “vuoti”, delle presenze/assenze.
È una famiglia, in cui c’è una madre che sembra buona, ma che in realtà imponendo a tutti la pazzia terrorizzante del primogenito ha ridotto gli altri fratelli ad essere come animali notturni, che escono e si muovono soltanto quando il pazzo dorme.
Annoiati e sfaccendati questi ultimi non fanno nulla, sprecando così la loro giovinezza: non lavorano,non studiano, si inventano una malattia che li obbliga all’inattività e all’ozio.
Ogni fratello cerca tuttavia a suo modo di sopravvivere, tranne il maggiore, Leone, che urlando ricorda continuamente il suo passato, la sua rabbia, il suo odio, il suo dolore.
Tutti loro sono in qualche modo incapaci di relazionarsi con il “fuori”. Uno solo sembra in grado di avere una relazione con l’esterno: è Augusto, il fratello che recita il ruolo di “capo-famiglia”, che esce, ha una fidanzata, un lavoro, ama la normalità.
Alessandro invece ha un progetto di morte che nella sua testa assomiglia ad un progetto di vita: vuole far parte dei “normali”, e per realizzare questo condanna a morte gli “insani”, i deboli,i malati e quindi lui stesso.
Infine c’è Giulia, una donna annoiata, innamorata dell’idea dell’amore. Vive e recita i sentimenti che, come il resto delle sue fantasticherie, brillano per un istante e si dissolvono. E’ gelosa di Augusto che ama Lucia e che si sottrae alla perversa claustrofobia della famiglia, lasciandola sola a “perdere tempo”.
L’epilogo delle loro storie sarà tragico, quando si scoprirà che il disegno di morte di Alessandro è condiviso da tutta la famiglia, anche se mai evidentemente palesato.
Prosegue in occasione de ‘I pugni in tasca’ il ciclo di incontri Dietro le quinte con… La compagnia incontrerà infatti il pubblico del Teatro Ermanno Fabbri martedì 29 marzo alle ore 18.00 presso il Ridotto del Teatro.
L’incontro, ad ingresso gratuito e aperto a tutti gli interessati, sarà un’occasione per conoscere più da vicino il lavoro del teatro “dietro le quinte” e approfondire i temi affrontati nello spettacolo. La conduzione è affidata alla prof.ssa Maurizia Rabitti, dell’Università della Libera Età Natalia Ginzburg di Vignola.
La Stagione inaugurale del Teatro Ermanno Fabbri si concluderà lunedì 11 aprile con lo spettacolo ITIS Galileo, di e con Marco Paolini.
La biglietteria del teatro è aperta il martedì , il giovedì e il sabato dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19:00, il giorno prima di ogni spettacolo dalle 15:30 alle 19:00, la sera dello spettacolo dalle ore 20:00.
I biglietti prenotati devono essere ritirati tassativamente entro il giorno precedente allo spettacolo, pena annullamento della prenotazione.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 059/9120911 – teatrofabbrivignola@emiliaromagnateatro.com – www.emiliaromagnateatro.com