Un ingente e originale patrimonio di circa 20mila libri su filosofia, religione, letteratura e psicanalisi è stato da pochi giorni trasferito da Firenze a Bologna per essere collocato presso la Scuola di pace del Quartiere Savena, in via Lombardia 36. Si tratta della biblioteca di lavoro di Michele Ranchetti, intellettuale a tutto campo tra i più interessanti del secondo Novecento, scomparso nel 2008: poeta, storico, traduttore, Ranchetti, che ha insegnato per 25 anni Storia del cristianesimo a Firenze, è stato tra i protagonisti della cultura italiana contemporanea.
I libri sono stati donati dalla famiglia di Ranchetti al Centro Furio Jesi, che insieme all’associazione e scuola di non violenza e yoga Melograno, al Quartiere Savena e alle ong Cospe, Aipi e Amici dei popoli, ha dato vita alla Scuola di pace. L’acquisizione è stata fortemente voluta e sostenuta, oltre che dal Centro Furio Jesi, dall’associazione Melograno, che ha provveduto a ripensare e a ristrutturare con proprie risorse gli spazi ad essa assegnati, in modo da liberare due stanze nelle quali è stata collocata gran parte dei volumi. Un decisivo contributo della Banca Popolare di Milano ha consentito invece al Centro Furio Jesi di coprire parte delle spese per il trasloco e l’allestimento.
“Michele Ranchetti voleva che la sua biblioteca, il laboratorio della sua incessante attività creativa e intellettuale, venisse ospitata in un luogo aperto al pubblico in cui potesse continuare a stimolare il pensiero e la ricerca – spiega Saverio Marchignoli, docente di Filosofie dell’India all’Università di Bologna e presidente del Centro Furio Jesi -. Credo che a Ranchetti sarebbe piaciuto un luogo come la Scuola di pace, in cui la riflessione sulle culture e sulle religioni viene effettuata alla luce dei principi del pluralismo e della non violenza, in cui vengono affrontati sotto i profili teorico e pratico i problemi legati a vecchi e nuovi razzismi: un giudizio del resto condiviso dalla sua famiglia che ci ha donato i libri. E quasi certamente – continua Marchignoli -, a lui che ben conosceva gli esercizi spirituali di tradizione cristiana e ignaziana, sarebbe piaciuta anche quest’atmosfera caratterizzata dalla meditazione, dallo yoga e dalle pratiche del silenzio”.
I libri spaziano dalla filosofia (Ranchetti è stato uno dei maggiori studiosi di Wittengstein, Benjamin, Schelling, Heidegger), alla storia della teologia e del cristianesimo, con testi di molti autori contemporanei, tra cui quelli che Ranchetti, che li conosceva personalmente, definiva gli “ultimi preti”: Milani, Balducci, Turoldo. Poi la letteratura e la poesia, con le opere dei maggiori scrittori di lingua tedesca (ad esempio Celan e Rilke, da lui tradotti in italiano), e soprattutto la storia della psicanalisi, che, aggiunge Saverio Marchignoli, “era un’altra delle sue grandi passioni: fu Ranchetti, insieme a Cesare Musatti e Paolo Boringhieri, a promuovere la traduzione in italiano dell’intero corpus delle opere di Freud”.
“Siamo convinti che questi testi – dice Lino Colombi, fondatore dell’associazione Melograno (al centro nella foto) -, uniti a quelli già in nostro possesso, potranno dare un nuovo impulso alla riflessione teorica che da anni la Scuola di pace propone alla cittadinanza. Vogliamo a questo proposito sottolineare – continua Colombi – il grande impegno del Quartiere Savena, che è parte fondante della Scuola di pace e da sempre crede nella costituzione di un polo pubblico sulla non violenza e sull’educazione alla tolleranza. Ora però servono ulteriori risorse per catalogare tutti i volumi e per aprire anche le nuove sezioni della biblioteca al pubblico”. L’associazione Melograno, oltre ad ospitare nei suoi ambienti alcune sale della biblioteca e una scuola di yoga, mette gratuitamente a disposizione dei bolognesi una “aula del silenzio”, un luogo di riflessione e meditazione senza simboli confessionali, sulla scia di quelli presenti al Parlamento di Berlino e all’Europarlamento di Strasburgo, in cui si svolgono incontri di meditazione guidati.
Grazie all’acquisizione dei libri di Ranchetti, le biblioteche della Scuola di pace vedono così ampliato il loro catalogo a un totale di circa 35 mila titoli, che ne fanno un importante polo culturale a livello non solo cittadino. Tra gli scaffali al terzo piano di via Lombardia, distribuiti in oltre 200 metri quadri, si trovano infatti anche i volumi su razzismo, storia delle religioni, antropologia e orientalismo raccolti dal Centro Furio Jesi, e quelli sull’educazione alla pace, sulla mondialità, sullo yoga e sulla cura del corpo, della mente e dell’ambiente dell’associazione Melograno.
La nuova biblioteca “Michele Ranchetti” sarà inaugurata sabato 2 aprile alle ore 16.30 con un incontro pubblico su filosofia, psicanalisi, teologia e politica a cui partecipano Anita Guidazzi (direttore del Quartiere Savena), Saverio Marchignoli e Gianfranco Bonola, storico delle religioni dell’Università Roma Tre, nonché amico e collaboratore dello stesso Ranchetti.
In programma a maggio, inoltre, due approfondimenti su “Anima, psiche e mente: pratiche di meditazione tra oriente e occidente” (mercoledì 4 alle ore 21.15, con Saverio Marchignoli) e su “Il corpo fra ascesi e godimento. Una storia per immagini” (mercoledì 25 alle ore 21.15, con Mauro Raspanti del Centro Furio Jesi).
Per informazioni: Melograno, tel. 051 6241125, e-mail info@centromelograno.it, sito www.centromelograno.it.