Home Modena Biotossine algali sulla rivista scientifica Toxicon

Biotossine algali sulla rivista scientifica Toxicon


# ora in onda #
...............




Nuovo prestigioso traguardo raggiunto da un gruppo di ricerca dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Le ricerche, coordinate dal prof. Gian Paolo Rossini del Dipartimento di Scienze Biomediche, incentrate sullo studio del fenomeno delle palitossine, biotossine algali che hanno invaso le acque del Mar Mediterraneo a partire dal 1999, sono parte di un numero monografico della rivista internazionale Toxicon, punto di riferimento nel campo della tossicologia.

Il lavoro di ricerca dei gruppi coordinati dal prof. Gian Paolo Rossini sulle palitossine iniziò nel 2005, quando nelle acque della costa ligure venne rilevata una neurotossina, prodotta dalla fioritura di alghe del genere Ostreopsis. Il fenomeno era anomalo per il mare Mediterraneo e destò l’interesse politico sociale non solo dell’Italia, ma anche della Francia, della Spagna e di altri paesi dell’area mediterranea.

Gli studi condotti, che hanno riscontrato un forte interesse scientifico del settore, tanto da meritare l’attenzione della prestigiosa rivista, organo della International Society of Toxinology, si sono posti l’obiettivo di ottenere informazioni su caratteristiche e azioni delle palitossine presenti nelle acque costiere italiane, nonché sulle alghe responsabili della loro produzione. Le informazioni emerse dalla ricerca, necessarie per una migliore comprensione generale delle fioriture di alghe tossiche e dei maggiori fenomeni connessi a questi eventi, hanno fornito la base razionale per una più efficace gestione del rischio posto dalle biotossine marine in Italia.

Queste indagini sono state svolte da un network nazionale di gruppi di ricerca, coordinato dal prof. Gian Paolo Rossini, che ha ricevuto finanziamenti ripetuti del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (progetti PRIN) a partire dal 2000.

“La partnership, comprendente gruppi con competenze interdisciplinari riconducibili alle aree della biologia, fisiologia ed ecologia algale, la chimica delle sostanze naturali, nonché la tossicologia animale e molecolare,- afferma il prof. Gian Paolo Rossini dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – ha nel corso degli anni focalizzato le attività di ricerca sui temi di maggior rilievo inerenti le biotossine algali, per una migliore protezione della salute umana e il sostegno della molluschicoltura. I risultati ottenuti dalla partnership italiana hanno contribuito alla comprensione di importanti aspetti delle biotossine algali e sono stati utilizzati quando la European Food Safety Authority (CONTAM Panel) ha redatto le opinioni su questi possibili contaminanti naturali dei prodotti della pesca”.

Le attività sviluppate negli ultimi anni sono state prevalentemente dedicate alle alghe del genere Ostreopsis e alle tossine da loro prodotte, la palitossina e i suoi analoghi, che costituiscono il maggior problema emergente posto dalle biotossine algali in Italia. Le attività di ricerca sono state condotte dalla partnership italiana anche su altre tossine marine a impatto sanitario ed economico a livello nazionale e internazionale, quali l’acido okadaico e le yessotossine, di cui sono state studiate chimica, meccanismo d’azione e tossicità.

Lo svolgimento delle indagini ha visto fare da capofila della partnership il prof. Gian Paolo Rossini dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia che ha coordinato le ricerche con le competenze tecnico scientifiche di altri atenei italiani quali l’Università di Urbino “Carlo BO”, l’Università di Bologna, l’Università di Genova, Università Politecnica delle Marche, l’Università di Napoli “Federico II”, l’Università di Trieste ed il supporto del Centro Ricerche Marine di Cesenatico (Laboratorio Nazionale di Riferimento della Unione Europea per le Biotossine Marine), il Laboratorio Provinciale di Biologia Marina di Bari, nonché le ARPA delle Regioni Lazio e Liguria.