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Il Consiglio comunale carpigiano del 24 Marzo


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Nel corso della seduta del Consiglio comunale di giovedì 24 marzo il civico consesso ha approvato un ordine del giorno presentato da Maria Viola Baisi (Pd) e relativo al settore tessile-abbigliamento. Il documento, firmato oltre che dal capogruppo Pd Davide Dalle Ave anche da quello di Alleanza per Carpi Giliola Pivetti e da quello di Italia dei Valori Andrea Bizzarri, è stato discusso assieme ad un secondo ordine del giorno firmato in questo caso dai capigruppo del PdL Roberto Andreoli e della Lega nord Argio Alboresi.

L’odg presentato da Baisi, analizzando la situazione del settore anche attraverso alcune tabelle statistiche che ne sottolineano l’importanza per l’economia italiana, regionale e distrettuale, si conclude chiedendo agli enti di programmazione provinciale e regionale di supportare l’azione delle istituzioni locali a sostegno dei processi di internazionalizzazione, promozione, innovazione e formazione; indicando anche alcuni impegni concreti a Regione e Provincia in questi campi, anche grazie alla messa a punto di un piano d’intervento territoriale a sostegno del riposizionamento competitivo del distretto produttivo, integrando le azioni già in essere a sostegno delle reti d’impresa. In merito al documento di Pd, ApC e Idv Lorenzo Paluan (capogruppo della Lista civica Carpi a 5 stelle-Prc) ha chiesto di inserire un emendamento al testo che indicasse la necessità “della valorizzazione dei raggruppamenti di filiera che facciano della trasparenza delle condizioni commerciali in tutti i passaggi di fornitura e subfornitura e del rispetto e della promozione di migliori condizioni di lavoro e sostenibilità ambientale una scelta fondante dei sistemi di gestione”. “Parte della crisi che ha indebolito la catena contoterzi a Carpi in questi anni dipende – ha detto Paluan – da un livello dei prezzi che non consente alle imprese di rispettare diritti e regole etiche, e ciò va sottolineato”.

Roberto Andreoli ha poi presentato in aula l’ordine del giorno da lui firmato, e che in sintesi chiedeva al Sindaco e alla Giunta comunale di attivarsi nei confronti della Regione per aprire un tavolo di confronto sul tema dei distretti produttivi locali “non riconosciuti in Emilia-Romagna e che possono godere di una serie di facilitazioni poste in essere dalle ultime Finanziarie e dal Decreto incentivi del 2009”. Bruno Pompeo (Pd) ha preso la parola aprendo il dibattito per ribadire l’importanza dell’operato dell’Osservatorio sul tessile-abbigliamento, che a cadenza biennale fornisce dati e analisi sul settore, sottolineando positivamente le proposte contenute nel documento presentato dalla collega Baisi e ricordando come la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi abbia deciso di sostenere il progetto Fashion Lab. Enrico Gasparini Casari (Lega nord) ha dichiarato dal canto suo di condividere la proposta di Andreoli di un riconoscimento del distretto tessile “visto che il nostro territorio viene ignorato da chi come la Regione deve decidere le politiche di sostegno e sviluppo del proprio apparato economico”. E se Marco Bagnoli (Pd) è intervenuto a supporto dell’odg firmato dal suo gruppo chiedendo di inviarlo anche alle banche locali l’assessore all’Economia Simone Morelli ha in primis spiegato come la normativa dei distretti industriali sia differente da quella dei distretti produttivi, poi che l’ordine del giorno presentato da Baisi non voleva approfondire questa dicotomia ma piuttosto mettere l’accento sui temi fondanti delle aggregazioni, senza mettere bandiere e definizioni ormai accettate. “Dobbiamo parlare di territorio e di fattori produttivi, partiamo dal basso con un cammino concertato. La Provincia – ha concluso – discuterà proprio di questo tema nei prossimi giorni e presto la farà anche la Regione”.

Maria Viola Baisi è intervenuta a questo punto per spiegare come l’odg di Pd, ApC e Idv avesse proprio l’ambizione di avviare un serio ragionamento sulle aggregazioni e le reti di imprese e sui loro fattori di sviluppo, partendo da Carpi. “Credo che sia una grande occasione questa per tutto il settore tessile-abbigliamento, un disegno a cui hanno contribuito tutti gli attori e che risponde alle esigenze attuali e future: una strategia che contribuirà alle nostre imprese di essere competitive in un mercato complesso e in continuo cambiamento, verso il quale non possiamo rapportarci con strumenti vecchi come i distretti industriali e le misure difensive dei distretti produttivi. Operazione unica e lungimirante sarebbe fare partire da noi un percorso per la definizione del futuro modello di aggregazione di imprese, con il sostegno a livello regionale e provinciale sulla base dei tre fattori di sviluppo forza propulsiva del progetto, formazione, innovazione e internazionalizzazione appunto”.

Roberto Andreoli ha infine affermato come formazione, innovazione e internazionalizzazione siano obiettivi assolutamente da perseguire ma che a suo parere sarebbe sbagliato rigettare tutto il resto e puntare sulla contrapposizione tra i due documenti in discussione in Consiglio. “E’veramente questa la strada da seguire? Bastano questi fattori di sviluppo a disegnare un percorso futuro? La formazione negli ultimi anni ad esempio non ha dato grandi risultati a Carpi: e l’amministrazione comunale dovrebbe usare – ha concluso – la sua ‘moral suasion’ verso gli imprenditori e giocare la partita dando risposte a chi è in difficoltà, così come avverrebbe riconoscendo il distretto produttivo”.

Al momento del voto l’odg presentato da Maria Viola Baisi (con l’emendamento di Lorenzo Paluan) ha ottenuto i voti dei rappresentanti di Pd, ApC e dello stesso Paluan, e l’astensione di PdL e Lega nord. L’ordine del giorno invece siglato da PdL e Lega nord ha avuto il voto favorevole dei rappresentanti dei due gruppi firmatari, l’astensione di ApC e il voto contrario di Pd e Lorenzo Paluan.