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Crisi, Cna-Banche Credito Cooperativo: timidi e disomogenei i segnali di ripresa


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Qualcosa si è mosso, ma sono ancora timidi e disomogenei i segnali finora pervenuti dall’andamento della congiuntura. Se infatti recuperano il fatturato totale e quello interno, continua a perdere terreno l’export. Ancora in situazione di stallo gli investimenti. Tra i settori, in leggera ripresa meccanica e legno, mentre perdura l’andamento negativo delle costruzioni. E’ questo il quadro del secondo semestre 2010 rilevato da TrendER, l’Osservatorio congiunturale della micro e piccola impresa (da 1 a 19 addetti) realizzato da CNA Emilia Romagna e Banche di Credito Cooperativo con la collaborazione scientifica di ISTAT sui bilanci di 5.040 imprese associate in regione.

Sul piano della domanda, il 2010 si chiude con una ripresa di tono del fatturato totale che segna un progresso del 4,5% rispetto al fatturato registrato nello stesso periodo dell’anno precedente. Non si tratta tuttavia di una ripresa tale da riportare il livello del fatturato totale ai livelli pre-crisi, ne’ il profilo del fatturato complessivo mostra di migliorare in modo tale da consentire previsioni di un rapido recupero. Il fatturato estero continua a presentare una dinamica decisamente negativa.

La quota di fatturato risulta ancora una volta in diminuzione (-18,7%) e tale processo, avviatosi già dal 2007, si conferma ininterrotto da 5 semestri. Il deterioramento delle vendite dirette all’estero è dunque sistematico e costituisce ormai, un segnale preciso di calo di competitività. Il fatturato realizzato per conto terzi registra una ripresa di tono piu’ decisa rispetto al dato totale. La quota di fatturato conto terzi si accresce ulteriormente e la timida inversione di tendenza del fatturato totale risulta, quindi, espressione soprattutto di questa rivitalizzata componente.

La dinamica degli investimenti, non segue quella del fatturato ed il loro livello ristagna rispetto a quello della prima metà dell’anno, ridimensionandosi decisamente (-18,2%) rispetto a quello registrato nello stesso periodo del 2009.

Sul piano dei costi, riparte la spesa per retribuzioni (+2,9) e continua a crescere decisamente quella per consumi (+7,0); la dinamica di crescita delle principali voci di costo, conferma i segnali di ripresa, ma indica che l’occupazione non sale al ritmo dell’attività produttiva, anche perchè non si era ridimensionata pesantemente nelle fasi piu’ acute della recessione. Calano ulteriormente in termini tendenziali, le spese per formazione (-9,2).