Home Maranello Maranello: Poltrone all’Unione del distretto? Fli, “No grazie”

Maranello: Poltrone all’Unione del distretto? Fli, “No grazie”


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• E’ legittimo che qualcuno pensi che, Futuro & Libertà, rappresentato in consiglio comunale dal consigliere Paolo Boi del gruppo misto, abbia ricevuto una “proposta indecente” da parte della amministrazione maranellese, in merito alla spartizione delle poltrone vacanti nell’unione dei comuni. Fli, le poltrone, le ha lasciate libere anche in Parlamento, le quali sono state subito rimpiazzate dai “responsabili”. Per coloro che soffrono di amnesia, ricordiamo che le maggioranze voteranno i propri rappresentanti, e così faranno le opposizioni. Nessuno interferirà nelle operazioni di voto. E’ stato ribadito più volte in sede di commissione. O qualcuno era assente, allora è giustificato, altrimenti se c’era, dormiva.

• Chi parla di “accordi” , o “promesse”, forse si riferisce alla pregustata spartizione delle poltrone tra il duo padano-arcoriano palesemente annunciata e, per coloro che riferiscono di “bastonate” da parte della maggioranza nei confronti del consigliere che ha votato responsabilmente a favore, forse si confondono con gli ordini che provengono, da tre anni circa, dal padrone, che impone senza la minima condivisione e libertà di pensiero, le scelte di candidati sindaco, coordinatori comunali (che nessuno voleva) e linea politica che non tutti gli esponenti maranellesi condividono tuttora.

• Riteniamo quindi che, le polemiche sterili sollevate sui quotidiani questi giorni, siano frutto di vecchi rancori del passato per qualcuno e personalismi ed atteggiamenti da “primadonna” per altri. Non prendiamo lezioni – inoltre – da chi, per ragioni per nulla condivisibili dai cittadini di buon senso, abbandona l’aula consigliare in palese scontro con la maggioranza, la quale tuttavia non può imporre a colpi di maggioranza tutti i provvedimenti senza ascoltare l’opposizione, dimostrando il non senso delle istituzioni e dello Stato. Per usare una metafora sportiva, un pugile non abbandona il ring, rimane e combatte. Si perde la “guerra”, nei confronti dei numeri, che hanno coloro che hanno vinto democraticamente le elezioni, e sono legittimati a governare, ma si può vincere qualche battaglia, a condizione che si rimanga sul campo, ci si confronti e non si ponga in essere il muro contro muro.

• Condividiamo il pensiero espresso dal presidente della Lapam, quando afferma che l’unione deve dare priorità alle piccole e medie imprese, vero volano dell’economia distrettuale, lasciando definitivamente da parte gli steccati ideologici che oggi non hanno più senso.

• Invitiamo, infine, tutta l’opposizione maranellese, a lavorare sul territorio per i cittadini che li hanno eletti, ed hanno avuto fiducia nella persona, al di la della bandiera politica, nel preminente interesse degli stessi, in particolar modo di coloro che sono rimasti indietro, facendo emergere le contraddizioni della sinistra che, nonostante la crisi economica, continua a spendere risorse discutibili e – su alcuni metodi usati – non ha reciso completamente il cordone ombelicale col recente passato.