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Carpi, resoconto (5) del Consiglio comunale del 14 aprile


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Un’interrogazione sottoscritta dai gruppi ApC, Lega nord e PdL in materia di vincoli urbanistici delle zone cimiteriali è stata discussa nel corso del Consiglio comunale del 14 aprile scorso. La capogruppo di Alleanza per Carpi Giliola Pivetti, che ha letto in aula il testo dell’interrogazione, comprendente ben 19 domande rivolte all’amministrazione, ha motivato questa con il fatto che l’assessore all’Urbanistica Simone Tosi era stato ‘leggero’ rispondendo ad un’altra interrogazione sullo stesso argomento l’11 ottobre scorso in aula. Gli interroganti hanno chiesto conto delle norme che regolano il rispetto delle zone sottoposte a vincolo cimiteriale, del fatto che i Piani regolatori cimiteriali non possono determinare né variare la fascia di rispetto di 200 metri, hanno sottolineato come la Provincia abbia chiesto al Comune di tener conto di quanto sopra detto e di avere conto dei Decreti prefettizi che oltre trent’anni fa hanno ridotto le fasce cimiteriali solo a Budrione. Inoltre tra i vari quesiti contenuti nell’interrogazione vi erano anche domande relative ai pareri forniti dall’Azienda Usl sul tema, alle caratteristiche del Comparto edificatorio B7 e di quello B6 (che ricadrebbero entro la zona soggetta a rispetto cimiteriale), e infine si chiedeva all’amministrazione comunale su ritenesse di rivedere la propria posizione su questa questione.

L’assessore all’Urbanistica Simone Tosi ha risposto alle domande leggendo una replica di ben 15 pagine, nella quale riprendeva le norme vigenti in termini di edificabilità delle zone cimiteriali: regolamenti edilizi comunali, regolamento regionale in materia, disposizioni nazionali in campo urbanistico. Tosi ha poi spiegato che “non esiste nessun atto predisposto dall’ente locale di richieste di deroga alla fascia di rispetto cimiteriale allegato all’approvazione del Piano particolareggiato del comparto B7, in quanto pienamente conforme alle disposizione previste nel Prg vigente” e che “l’amministrazione ritiene di avere seguito in modo preciso le disposizioni di legge vigenti e di avere ottemperato a specifiche prescrizioni dettate da enti competenti in materia. I Comparti B7 e B6 di Budrione sono entrambi al di fuori della fascia di rispetto cimiteriale”.

Il capogruppo del Popolo delle Libertà Roberto Andreoli ha allora replicato a Tosi dicendo che “sarebbero stati necessari tempi adeguati per una riflessione” e come ci fossero voluti “125 giorni prima di ottenere una risposta a questa interrogazione” chiedendosi infine chi l’avesse redatta. “Se l’amministrazione ha chiesto un parere a un legale sarebbe utile sapere chi sia e come abbia operato. Siamo in presenza di una solenne presa per i fondelli nei confronti del Consiglio comunale, visto che la risposta dell’assessore – ha detto – capovolge l’ottica della nostra interrogazione spiegando non perché si possano costruire edifici privati a meno di 200 metri dai cimiteri e dando solo riferimenti di legge che indicano cosa la normativa permette invece di fare per ampliare i camposanti in direzione del centro urbano. Questo è il nocciolo della questione. Ci sarà un giudice che si esprimerà nel merito: tutto il castello di carte sta in piedi sull’esistenza di un atto prefettizio che dava la possibilità agli uffici del Comune, prima ancora che si passasse in Consiglio comunale, a derogare e ridurre le fasce di rispetto dei cimiteri, atto però che non si trova, anche dopo 125 giorni, il chè vuol dire che non c’è. Se si scoprisse un errore, qualcuno a un certo punto dovrà pur essere chiamato a rifondere i danni. I gruppi sottoscrittori dell’interrogazione si sono attivati per mettere in allarme l’amministrazione, anche per precauzione”.