Spuntano altri due pass per disabili associati a targhe delle auto di alcuni calciatori del Bologna nell’inchiesta della Procura felsinea sulle irregolarità legate al rilascio e allì’utilizzo di permessi per invalidi.
Complessivamente, allo stato delle indagini, sarebbero cinque i pass legati alle vetture di alcuni giocatori rossoblu che risiedono nel centro città, compreso il permesso a nome della collaboratrice esterna del Bologna Calcio, la disabile Marilena, sentita in mattinata in Procura come persona informata sui fatti. Nelle verifiche degli inquirenti sarebbe emerso anche l’annullamento di diverse multe all’auto di uno dei calciatori del Bologna a cui era stato associato un pass H. Le indagini sono in corso per capire se e quanti annullamenti siano stati richiesti con giustificazione accompagnamento handicap, oppure se ci sia stato un errore nella trascrizione della targa. La donna, avrebbe spiegato di non essere mai stata accompagnata per commissioni da calciatori rosso-blu ma di aver chiesto l’annullamento di alcune multe inferte ad un giocatore del Bologna. La sua intenzione, avrebbe detto la disabile nel corso dell’audizione, era quella di rendersi utile. Avrebbe agito di propria iniziativa mossa da amicizia senza neanche informare colui al quale erano state fatte le sanzioni. Negli annullamenti risulterebbe la firma della disabile “tuttofare” del Bologna ma non quella del giocatore titolare della vettura multata. La donna avrebbe anche spiegato di essere stata lei, senza alcun suggerimento esterno, ad associare il proprio pass alle targhe di alcuni calciatori e di avere al contempo informato gli stessi di questa cosa.
Come noto, l’inchiesta sui pass per invalidi, condotta dal procuratore aggiunto Valter Giovannini, è nata da controlli su strada della polizia municipale.