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Carpi: il Consiglio Comunale ha approvato il Consuntivo 2010


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Nel corso della seduta del 28 aprile del Consiglio comunale l’assessore al Bilancio Cinzia Caruso ha presentato i dati del Rendiconto 2010, che sono stati poi approvati al momento del voto dal gruppo Pd, contrari gli altri gruppi presenti in aula. Tra gli elementi più importanti contenuti in questo documento economico-finanziario relativo all’anno passato c’è sicuramente l’avanzo di Bilancio, “che è stato di 917 mila euro, in larga parte dovuti a risparmi sul personale dovuti al decreto legge 78 del 2010 che ha bloccato gli adeguamenti contrattuali retroattivamente a partire dal 2009 – ha detto Caruso – e che compensa solo in minima parte i tagli governativi”. La spesa corrente si è fermata invece a 52,264 milioni, circa 3 in meno del 2009, mentre gli investimenti hanno raggiunto i 5,122 milioni (a cui vanno aggiunti 8,580 milioni stanziati dall’Unione Terre d’Argine per il nostro territorio comunale, 13,7 in tutto dunque). “Nonostante la perdurante crisi economica che ha visto aumentare a 22400, 4000 in più, gli accessi allo Sportello sociale – ha proseguito Caruso – e la diminuzione dei trasferimenti governativi, che significheranno grazie al Dl 78 ulteriori tagli di 1,8 milioni per il 2011 e di 1,2 milioni nel 2012, il Comune ha rispettato il Patto di Stabilità: continuando a dare risposte di qualità ai cittadini, mantenendo l’obiettivo di dare priorità a servizi sociali e scuola, con una programmazione attenta ed oculata di investimenti e pagamenti”.

Critiche ai dati presentati dall’assessore Caruso sono venute dai capigruppo dell’opposizione Roberto Andreoli (PdL), Lorenzo Paluan (Carpi a 5 Stelle-Prc) e Giliola Pivetti (Alleanza per Carpi). Il primo ha stigmatizzato l’allarmismo fatto a suo tempo in merito ai presunti tagli governativi al Bilancio carpigiano, dicendo che si sarebbe aspettato dall’assessore una disamina più puntuale sul rispetto o meno delle previsioni fatte ad inizio anno. “Il 2010 sembrava l’anno del tracollo per il Comune mentre invece – ha detto Andreoli – vengono confermate le poste in entrata, ci sono 900 mila euro di avanzo e i trasferimenti sono suppergiù gli stessi. Ci diceste che per gli oneri di urbanizzazione avreste incassato 4,5 milioni e per le alienazioni 2,8 milioni e invece a consuntivo sono stati 3 e 0,5 rispettivamente. Ciò conferma che questo era un Bilancio tremolante, che non stava in piedi. Dovreste dare queste risposte: se ce l’abbiamo fatta nel 2010 perché non potevamo farlo negli anni passati? Come mai questo scollamento tra preventivo e consuntivo?”. Paluan ha chiesto invece che l’avanzo 2010 potesse essere utilizzato per interventi ad esempio in favore dei dipendenti in appalto della Biblioteca Loria, “a cui voi come datori di lavoro non avete tutelato il posto. Rivedete la vostra decisione: ci avete bocciato a suo tempo gli emendamenti al Bilancio preventivo – ha detto – che chiedevano di spostare la spesa corrente sul sociale e investire sul fotovoltaico per avere entrate certe per molti anni. C’è un’oggettiva miopia dell’amministrazione comunale su questi temi e ci sono ancora spese che si possono tagliare”. Pivetti ha in primis sottolineato come la buona amministrazione sia quella che gestisce ciò che ha senza puntare a nuove entrate, “altrimenti i minori trasferimenti diventano alibi per non trovare spunti creativi” e ha chiesto l’istituzione di una Commissione composta da consiglieri per ragionare politicamente sul bilancio futuro: “dimostrateci che avete bisogno dell’aiuto dei rappresentanti dei cittadini. Non vogliamo allargare la maggioranza – ha spiegato – ma fornire idee. Vedo ancora qualche spreco e temo ci siano partiti che indirizzano verso l’idea che gli oneri di urbanizzazione siano indispensabili, così come il continuare a costruire, che è una bestialità”.

Argio Alboresi, capogruppo della Lega nord, ha criticato dal canto suo gli investimenti fatti dall’amministrazione sulla scuola, “perchè paghiamo edifici nuovi per i figli degli extracomunitari e per soddisfare le promesse fatte del Pd locale agli insegnanti”, lamentato il fatto che l’Unione delle Terre d’Argine sia solo un modo per aggirare il Patto di stabilità e chiesto di intervenire per riequilibrare il rapporto residenti/territorio, per dire basta ad inquinamento e sovrappopolazione. “Modifichiamo il regolamento per l’accesso alle case popolari favorendo i residenti – ha concluso – e smettiamo di foraggiare i nomadi”. Il capogruppo Pd Davide Dalle Ave infine ha confermato invece l’importanza di mantenere welfare e scuole come priorità dell’azione futura del Comune, sottolineando allo stesso tempo la difficoltà per l’ente locale di poter programmare i propri conti perdurando l’incertezza sui trasferimenti dello Stato. “Il federalismo fiscale è solo una bandiera, il 2010 non sarà l’anno di svolta e la Lega nord continua a fare propaganda e ad avvelenare i pozzi”.

Tra gli altri interventi nel dibattito segnaliamo quello del componente del Collegio dei Revisori dei Conti del Comune, Vito Rosati, che ha certificato come l’ente locale abbia i conti in regola “con un indebitamento inferiore alla media regionale, e pronto ad affrontare i possibili cambiamenti introdotti dal federalismo fiscale” e spiegato che l’indebitamento municipale è sceso da 41,8 a 38,9 milioni di euro tra il 2009 e il 2010. Francesca Cocozza (Pd) ha poi spiegato che “il Comune sta facendo la propria parte a differenza di altri enti” e come metà dell’avanzo di bilancio per il 2010 dipenda dal blocco degli adeguamenti contrattuali dei dipendenti locali per quattro anni. Roberto Benatti (PdL) ha invece sottolineato che comprendendo il debito dell’Unione Terre d’Argine questo sia rimasto lo stesso del 2000 e anzi sia aumentato e come il Comune paghi un milione l’anno di interessi. “E non si può pensare di andare avanti con vendite straordinarie come le quote Aimag, che prima o poi si esauriranno”. E se Roberto Arletti (Pd) ha chiesto invece di utilizzare i dipendenti temporanei dei Caaf per combattere l’elusione fiscale a Carpi, citando dati sul numero degli sportelli bancari e il reddito pro capite, Cristian Rostovi (PdL) si è dal canto suo domandato se si possano fare fruttare meglio strutture come Biblioteca, Musei, Castello dei ragazzi, Teatro, per le quali il Comune spende 3 milioni di euro l’anno. “Ci possiamo permettere ancora di ficcare via questi soldi? Non dico che dobbiamo chiuderle ma razionalizzare si può secondo me”.

Intervenuti nel corso del dibattito anche il consigliere Pd Paolo Zironi, (“l’avanzo di bilancio si dovrebbe usare non per un singolo capitolo di spesa ma per finanziare lo sviluppo futuro complessivo della città, per rispondere alle esigenze economiche e sociali di Carpi”) e i colleghi di gruppo Marco Bagnoli (“non è stato fatto allarmismo finanziario e non ci sono stati soldi ‘ficcati via’, piuttosto l’amministrazione ci dia più materiali per ampliare la discussione”) e Daniela Depietri (“si spendono cifre alte per la cultura ma chi critica conosce i numeri della Biblioteca, quante persone frequentano queste strutture, la qualità dei servizi offerti?”).

L’assessore Caruso ha infine replicato ai tanti interventi dei consiglieri, ad esempio confermando che la redazione del Bilancio è “onere ed onore della Giunta e che a causa della mancanza di programmazione dovuta ai ritardi dello Stato sarebbe inutile una commissione sul prossimo Bilancio”; che i consiglieri avevano potuto avere informazioni su molte delle cifre da lei non presentate in aula nel corso delle sedute della Commissione consiliare; che tre milioni di tagli nel 2010 non sono certo stati indolori e che tante sono state le voci per le quali si sono ridotti gli esborsi rispetto al passato. “Dal 2006 al 2010 l’autonomia finanziaria del Comune è diminuita dal 93 al 66% e la dipendenza dai trasferimenti statali aumentata dal 3 al 28% grazie al Governo, che con il dl 78 ha tagliato poi 13 miliardi agli enti locali, che sono responsabili solo del 5% dell’indebitamento totale dello Stato – ha concluso Caruso – mentre sull’elusione fiscale anticipo ad Arletti che c’è un progetto in corso con l’Agenzia delle Entrate in questo senso”.

La replica dell’assessore è stata fortemente criticata dai capigruppo Paluan e Pivetti (“pateticamente strumentale; si può risparmiare sulla sua delega” ha detto il primo, “intervento acido; tenetevi le vostre responsabilità, non avete capito la nostra proposta” la seconda) mentre il capogruppo Andreoli ha sottolineato invece come dalle parole di Caruso “si sono solo colte le critiche a Berlusconi, anche immagino per l’insipienza della Giunta, ad esempio sui 4,5 milioni di oneri di urbanizzazione messi a preventivo. Quello che scrivete nei documenti come il Piano degli investimenti lo chiediamo, fare promesse che non si avverano porta difficoltà…”. Luca Lamma (Fli) ha infine definito gravi le dichiarazioni dell’assessore “sui risparmi fatti sulle buche nelle strade e i pannolini negli asili e non sulla cultura. Perché non provare a ridurre le spese? La priorità data a sociale ed istruzione è nel dna anche della destra e non solo in quello della sinistra…”.

In apertura di seduta il Sindaco Enrico Campedelli aveva invitato il civico consesso ad un minuto di silenzio per ricordare le tre vittime del terribile incidente del 25 aprile in piazza Martiri: “un momento di lutto per tutta la città, un’occasione per farci riflettere – ha detto il primo cittadino – sul fatto che troppo spesso quando diciamo che dietro a determinate scelte ci sono delle motivazioni e non solo eventuali diritti negati. Non è usuale che il Sindaco in visita ai feriti debba entrare all’ospedale per una porta di servizio per non farsi intercettare dalla stampa: stiamo parlando di persone e non solo di notizie. Rispetto a quanto successo – ha concluso – non dimentichiamoci del dolore che ha provocato e attendiamo il parere della magistratura”.