La replica dell’Assessore Borri è ridicola e contiene diverse falsità che andiamo subito a smentire. Carte alla mano.
In primo luogo, noi la documentazione l’abbiamo ottenuta dai faldoni depositati in Comune a San Martino in Rio, non l’abbiamo acquistata al supermercato. La documentazione in nostro possesso contempla una comunicazione SCRITTA di Ascent Resources Italia S.R.L. al Comune di San Martino In Rio in cui dichiara “…conclusa la perforazione in data 21 giugno 2009 alle ore 24 con la definitiva chiusura del pozzo così come previsto nel programma approvato dall’UNMIG”.
Vorremmo far presente al Vicesindaco che il 21 giugno 2009 è ben antecedente “alla fine dell’inverno 2010” che lui intervistato dalla cronista del Resto del Carlino ha citato come termine dei lavori.
In secondo luogo, sempre dalla documentazione, la Conferenza di Servizi e della Regione Emilia Romagna hanno definito tempi di ripristino ben precisi, quantificati in 1 mese dalla fine dei lavori, cioè dal 21 giugno 2009.
Le Delibere di Giunta Regionale così come l’accordo in sede di Conferenza di Servizi, in materia dal punto di vista legislativo-normativo sovrastano eventuali decisioni prese dal Comune di San Martino In Rio che Borri cita.
Ultimo, ma non per importanza, Borri non risponde circa l’ammontare dell’importo della fidejussione che avrebbe dovuto garantire il ripristino ante-operam dell’area.
Consiglieremmo a Borri di godersi la pensione o, in altenativa, di informarsi prima di rilasciare dichiarazioni smentite dalla documentazione ufficiale consultabile da chiunque negli uffici comunali.
(Alessandro Bussetti, MoVimento 5 Stelle San Martino)