La Guardia di Finanza di Modena, in attuazione dei Protocolli d’intesa stipulati con vari Comuni della Provincia di Modena, tra cui quello di Modena, Carpi, Sassuolo, Castelfranco Emilia, Mirandola e Formigine, ha intrapreso una serie di controlli tesi a riscontrare la veridicità delle dichiarazioni presentate per l’accesso agli aiuti economici tra i quali rette agli asili nido agevolate; riscossione dell’assegno di maternità; prestazioni sanitarie agevolate; riduzione rette scolastiche; bonus elettrico a condizioni agevolate. Nei primi quattro mesi dell’anno, i reparti della provincia hanno eseguito 45 controlli a persone fisiche che hanno percepito le cosiddette prestazioni sociali agevolate, sulla base di un autocertificazione riportante la propria situazione economica (ISEE). I controlli – che continueranno nei prossimi mesi – hanno permesso di scoprire che 22 soggetti (il 48,9 % di quelli controllati) attraverso false dichiarazioni, hanno avuto vantaggi economici usufruendo di servizi pubblici a prezzi agevolati arrecando notevole danno alle casse comunali e sottraendo le stesse risorse alle famiglie che ne avevano effettivamente diritto.
Particolarmente insidiose sono state alcune tecniche evasive scoperte dai finanzieri, fra cui l’occultamento di elementi patrimoniali e mobiliari, parte importante ed imprescindibile dell’autocertificazione presentata; la divergenza tra il reddito indicato nella dichiarazione ISEE e quello realmente percepito, accertato attraverso l’incrocio di dati presenti nelle banche dati in uso al Corpo. Coloro che hanno percepito illecitamente gli aiuti sono stati denunciati per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico: rischiano la reclusione fino a due anni.