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Carpi, il resoconto (2) del Consiglio comunale del 5 maggio


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Adottare e gestire aree verdi pubbliche nel territorio di Carpi sarà presto possibile. Grazie ad un Regolamento ad hoc approvato nel corso del Consiglio comunale di giovedì 5 maggio i cittadini, le associazioni, le scuole che lo richiedano avranno la possibilità di curare aiuole e parchi per permettere alla città di essere sempre più bella. L’assessore all’Ambiente Simone Tosi presentando giovedì il provvedimento in aula ha spiegato le motivazioni che stanno dietro alla scelta dell’ente locale di approntare questo Regolamento: “così come sottolineato nell’ordine del giorno sul tema che questo Consiglio ha votato il 24 marzo scorso la delibera in questione intende contribuire – ha detto – ad aumentare il senso di comunità, a sostenere chi vuole dimostrare di voler bene alla propria città partecipando ed impegnandosi, dando una mano al contempo al Comune che ha sempre meno possibilità e risorse. Abbiamo preso spunto da un Regolamento simile che ha adottato la città di Ferrara, un esempio di buona prassi da seguire. Chi vorrà curare un’aiuola o un parco dovrà seguire un corso, anche sulla sicurezza: facciamo un appello a Centri sociali e scuole che volessero convenzionarsi. Già è arrivata una richiesta da San Marino ma anche da Cortile e via Genova ci sono giunte manifestazioni di interesse all’adozione di aree verdi”.

Il Regolamento, illustrato in aula da Antonio Morini dell’assessorato, è composto da 11 articoli, e prende in considerazione diversi aspetti, da quelli assicurativi a quelli tecnici, indicando le finalità, i soggetti e le aree ammesse all’adozione, in sintesi diritti e doveri dell’amministrazione comunale e dei soggetti adottanti. Tra gli interventi seguiti alla presentazione della delibera quello del consigliere Roberto Benatti (PdL), che ha chiesto se fosse possibile anche ad un singolo cittadino adottare un’area verde, senza la burocratica presenza di un’associazione, di responsabili, “magari solo per tagliare l’erba dell’aiuola davanti a casa”. L’assessore Tosi dopo avere risposto al capogruppo IdV Andrea Bizzarri in merito alla lista delle essenze arboree inserite tra quelle piantumabili si è detto disponibile a modificare il testo del Regolamento per venire incontro alla richiesta di Benatti. D’accordo con il rappresentante del PdL si sono poi detti sia il capogruppo di ApC Giliola Pivetti che quello della Lega nord Argio Alboresi, mentre il consigliere Pd Marco Bagnoli ha chiesto all’assessore di relazionare annualmente al civico consesso sui risultati di questa iniziativa. La collega di gruppo Maria Grazia Lugli invece ha domandato anch’essa di snellire a livello burocratico le procedure per l’affidamento delle aree verdi da curare, sottolineando inoltre l’importanza del lavoro svolto dai volontari ambientali in città e anche la possibilità di definire con questo documento la creazione di orti collettivi in ambito urbano e perturbano, illustrandone infine le caratteristiche positive sia estetiche che economiche e pure gastronomiche.

Roberto Andreoli (capogruppo PdL) ha esordito ricordando dal canto suo come questo Regolamento sia figlio della crisi, e che l’amministrazione ha capito che uno strumento simile “poteva servire ad essa in primis per spendere meno e non solo per favorire la ricerca di una maggior socialità. Bene la velocità con cui l’assessorato ha portato avanti questa tematica ma che la fretta non sia cattiva consigliera….ad esempio manca in questo Regolamento una clausola che fissi una data per il termine della sperimentazione e credo utile che nella delibera ci sia anche un parere contabile, visto che il Comune garantisce contributi, ad esempio per il gasolio, e rimborsi per le spese”.

L’assessore Tosi in sede di controreplica ha ricordato come questo atto contribuisse a definire il concetto di sussidiarietà e seguisse i dettami dell’odg approvato il 24 marzo dal Consiglio, e si è impegnato ad informare tra un anno il civico consesso in merito all’attuazione concreta del Regolamento.

Il Consiglio ha poi votato all’unanimità l’emendamento firmato da tutti i gruppi consiliari (ad eccezione di Carpi a 5 stelle-Prc) e che chiedeva di inserire la possibilità anche per i singoli cittadini (e non solo a quelli in forma associata) di adottare aree e spazi verdi. Il Regolamento nella sua forma completa è stato infine votato all’unanimità dai presenti.

SERVIZIO VERDE PUBBLICO, IL GIOVEDI’ IN PIAZZA UN PRESIDIO

Come ogni anno con l’inizio del mese di maggio, in occasione del mercato ambulante del giovedì mattina, dalle ore 11 alle ore 12, i cittadini possono trovare in piazza Martiri un presidio del Servizio Verde pubblico del Comune di Carpi. Qui è possibile ottenere gratuitamente indicazioni circa le tecniche di lotta biologica integrata di contrasto delle avversità delle piante ornamentali (con le quali fin dal 1987 il Servizio interviene a difesa del vastissimo patrimonio verde cittadino) e sulle regole a cui attenersi nell’effettuare nei giardini privati i trattamenti fitosanitari.

In quest’occasione il Servizio informa tra l’altro come sia stata segnalata la presenza sul territorio comunale di un nuovo insetto defogliatore. Domenica 17 aprile si è stati infatti costretti a delimitare una estesa porzione dei giardini retrostanti il Teatro comunale, in quanto era in atto una massiccia infestazione da parte di un insetto che aveva sostanzialmente interamente ricoperto alcuni esemplari di frassino maggiore qui a dimora, spolpandone completamente la chioma. Oltre all’aspetto decisamente autunnale che caratterizzava le piante così colpite, impressionante è stata la presenza di questo insetto, una piccola e vorace larva verde che, presente con migliaia e migliaia di individui, aveva completamente ricoperto le piante attaccate e da queste cadeva a terra sui passanti. Questo insetto è stato successivamente individuato come il Tomostethus nigritus (Tentredine nera del frassino), che da una decina di anni ha interessato le regioni europee orientali a noi vicine (Croazia) per poi spostarsi via via verso ovest, interessando le foreste del Friuli e quest’anno dunque anche il nostro comune. Considerando che questo fitofago può manifestare fino a tre generazioni all’anno, è necessaria una attenta osservazione del territorio vista la fondamentale importanza della tempestività nell’operare. Infatti le severe defogliazioni che i frassini possono ricevere, potrebbero concretamente portare alla morte dell’esemplare infestato per impossibilità di fotosintetizzare e per l’enorme dispendio energetico necessario nel riprodurre la chioma fogliare.

Il presidio del Servizio Verde pubblico sarà presente in piazza Martiri fino ad ottobre.

Per informazioni via Peruzzi 2, telefono 059 649125-30