In merito agli articoli apparsi su alcuni organi d’informazione relativi all’inquinamento elettromagnetico presente sulla pista ciclabile lungo il Secchia in territorio di Castellarano lanciato da Francesca Carlotti, il sindaco Alberto Caprari ha immediatamente contattato i responsabili di ARPA di Scandiano per avere informazioni utili a tranquillizzare la cittadinanza e rispondere in merito. Dal Dott. Michele Frascari, per conto di ARPA, è arrivata a stretto giro di email la seguente risposta che riportiamo tra virgolette. “La pista ciclabile citata nell’articolo costeggia il fiume Secchia e interessa i comuni di Castellarano e Casalgrande, passando in prossimità della linea elettrica aerea ad alta tensione 132 kV.
La normativa di riferimento (D.P.C.M 8/7/2003) precisa che i limiti di esposizione e i valori di attenzione riferiti al campo di induzione magnetica generato da elettrodotti di questo tipo sono 100 µT (microtesla) e che si assume un valore di 10 µT a titolo di misura di cautela per la protezione dei possibili effetti a lungo termine nelle aree gioco per l’infanzia, in ambienti abitativi, in ambienti scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere, da intendersi come mediana dei valori nell’arco delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio. Si precisa, inoltre, che il valore di 0,2 µT era assunto come obiettivo di qualità dalla normativa regionale che è stata abrogata in seguita all’uscita del DM 29/5/2008 “Approvazione della metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti”. Solo per la progettazione di nuovi impianti è fissato il valore di 3 µT come obiettivo di minimizzazione dell’esposizione in corrispondenza di aree gioco per l’infanzia, di ambienti abitativi, di ambienti scolastici e di luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore, come per la progettazione di nuovi insediamenti e di nuove aree in prossimità di linee ed installazioni elettriche già presenti nel territorio”. Da tale risposta si evince che i dati rilevati dalla Carlotti risultano significativamente inferiori al valore di 10 µT (microtesla) assunto dalla normativa quale limite massimo cautelare. Il sindaco era sereno prima e lo è a maggior ragione dopo questa risposta. Ciò nonostante è stata inviata richiesta ad ARPA di procedere comunque con strumentazione idonea alla rilevazione del reale campo elettromagnetico esistente in zona. In riferimento alla minaccia di procedere con un esposto alla Procura della Repubblica, qualora ciò avvenisse il sindaco procederà a tutelare la propria figura in ogni sede e modo giuridico possibile. Infine, è da notare che, pur essendo presente da cinque anni in consiglio comunale, Carlotti non ha mai sollevato alcuna richiesta in merito all’oggetto. Del perché questo avvenga a cinque giorni delle elezioni lo lascio al giudizio dei cittadini.