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Carpi, resoconto (3) del Consiglio comunale del 5 maggio


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Nel corso del Consiglio comunale di giovedì 5 maggio il capogruppo della Lista Carpi a 5 Stelle-Prc Lorenzo Paluan ha presentato una proposta di mozione urgente per evitare il taglio del reddito dei lavoratori della Biblioteca multimediale Loria.

“Visto il comunicato stampa della FILCAMS e FP CGIL di Carpi del 7 aprile che recita: ’i sindacati Filcams/Cgil e la FP/Cgil replicano al comunicato stampa del Comune che fa una disamina formale sulla propria posizione circa la vertenza promossa dalla Cgil e dai dipendenti della cooperativa Euro&Promos riguardo ai tagli operati sul servizio di appalto della Biblioteca Loria. Il Comune infatti si dichiara estraneo alle sorti di questi lavoratori, che stanno manifestando un disagio che li colpisce su diritti essenziali, semplicemente perché non sono direttamente assunti dal Comune, come se non si trattasse di servizio pubblico. La biblioteca – si legge nel documento – è senza dubbio un servizio ‘core’ della pubblica amministrazione che, in una fase sociale ed economica come quella che sta attraversando il nostro paese, rappresenta sempre più un servizio di inclusione, di contatto fra l’amministrazione e la propria comunità, di prevenzione sociale, di sviluppo della cultura e della interculturalità di cui l’ente si fa promotore in ogni occasione programmatica o informativa. Avremmo preferito un’amministrazione solidale con i problemi dei lavoratori, come già accaduto nei casi di vertenze di imprese private del territorio, rispettosa delle loro legittime rivendicazioni e forme di lotta, promotrice di soluzioni volte alla tutela del lavoro. E’ evidente che non sono state esplorate da parte del Comune strade alternative ai tagli sul lavoro a differenza di quanto accaduto per le biblioteche comunali di Modena e in altri comuni’; visto l’avanzo di gestione del Comune relativo al Bilancio 2010, che indica l’evidente possibilità di reperire le risorse per la necessaria stabilità finanziaria del Comune attraverso misure differenti dalla riduzione dei redditi di lavoratori che da anni prestano la propria opera a servizio del Comune il Consiglio comunale di Carpi impegna la Giunta a predisporre gli atti necessari e reperire risorse sufficienti per riportare il totale delle ore lavorative per i lavoratori in appalto della Biblioteca Loria ai livelli del gennaio 2010”.

Paluan ha poi ricordato come questo suo odg fosse appoggiato anche da Sinistra Ecologia e Libertà. L’assessore alle Politiche culturali Alessia Ferrari ha a questo punto replicato che occorre trattare in modo prudenziale l’avanzo di Bilancio accumulato nel 2010, “mantenendo una visuale d’insieme, stante ciò che si prospetta per il prossimo futuro, in termini di una già ipotizzata nuova manovra finanziaria. Rispetto al Preventivo 2010 il Comune ha agito per mantenere sia la qualità della vita in città che l’erogazione dei servizi ai cittadini. Rispetto al problema occupazionale, vi è una impossibilità normativa ad effettuare nuove assunzioni ed inoltre, a causa del Patto di stabilità che limita fortemente la realizzazione di opere pubbliche, il problema rischia di aggravarsi, ma non per responsabilità imputabili al Comune. Non è imputabile all’amministrazione comunale – ha detto – il taglio occupazionale alla Loria, noi abbiamo agito sul servizio, aggiornando un progetto gestionale che risale alla riapertura del 2007, che è stato rivisto in ragione dell’esperienza acquisita, rimodulando l’organizzazione e gli orari pur mantenendo qualità e funzionalità dello stesso, che rimane ben al di sopra degli standard regionali. Nel caso l’attuale assetto del servizio non sia più in grado di soddisfare le esigenze dell’utenza bisogna modificarlo e così le ore di apertura. Il bando di gara consente di aumentare o diminuire fino al 20% l’importo dell’appalto in base ad esigenze di servizio”.

Nel corso del dibattito sono intervenuti diversi consiglieri comunali. Francesca Cocozza (Pd) ha criticato il rischio di strumentalizzazioni e demagogia su vicende come questa, ricordato come siano numerosi i tagli operati dal Comune nel campo degli appalti e nei confronti degli stipendi dei dipendenti pubblici a causa dei provvedimenti del Governo e che anche Euro&Promos deve fare la sua parte. Giliola Pivetti (capogruppo di Alleanza per Carpi) ha invece stigmatizzato il fatto che si usino precari in Biblioteca sottolineando che il Comune non avrebbe mai agito nei confronti dei dipendenti comunali così come ha fatto nei confronti dei lavoratori in appalto. “La Biblioteca è stata inaugurata in forma sovradimensionata: vi state arrampicando sugli specchi, in voi c’è una contraddizione ideologica che vi dà fastidio. Non siamo d’accordo con questo ordine del giorno perché non considera proprio il sovradimensionamento della Loria, cosa che la Giunta dovrebbe studiare in modo più approfondito”.

E dopo che l’assessore Ferrari ha chiarito al consigliere leghista Enrico Gasparini Casari che chattare in Biblioteca non costa più di quanto costi collegarsi a Internet per altri scopi, ma comunque per un massimo di soli 30 minuti, il consigliere Paolo Zironi (Pd) è invece intervenuto per dire che “l’esternalizzazione del servizio non significa dequalificazione dello stesso, in presenza di controlli efficaci. Dobbiamo rimettere al centro dell’azione nel nostro territorio la questione del lavoro. E l’avanzo di Bilancio non dovremo usarlo per una sola questione mirata ma in nome della socialità”. Il Sindaco Enrico Campedelli ha preso la parola per ricordare come anche il futuro federalismo porterà nuovi tagli e che l’avanzo 2010 va trattato in modo prudenziale, “anche perché la crisi prosegue e bisogna vedere come la comunità può reggere a questo impatto. La Biblioteca conta su 876 presenze il lunedì e su 976 gli altri giorni, tranne la domenica che sono 821. Abbiamo scelto dunque il lunedì per chiudere il pomeriggio. Euro&Promos ha però deciso il part-time, possibilità che non era nel bando della gara che la coop ha vinto. Vanno tenuti i piedi per terra su questa vicenda, anche perché ci sono norme sul personale da considerare. E ricordo che gli enti locali non sono dispensatori di posti di lavoro ma fornitori di servizi, servizi che noi abbiamo garantito in Biblioteca”.

E se il consigliere Bruno Pompeo (Pd) ha consigliato l’avvio di un’iniziativa di bookcrossing, a costo zero, il capogruppo dell’Italia dei Valori Andrea Bizzarri ha dal canto suo ricordato le 322 mila presenze fatto registrare l’anno scorso alla Loria, “punto d’incontro fondamentale per la nostra città e che ha ora cinque ore di apertura in meno la settimana. La richiesta di Paluan è populistica, battiamoci piuttosto perché il Governo garantisca certezza di risorse ai Comuni”. Marco Bagnoli (Pd) ha spiegato come non fosse in discussione a suo parere la vicinanza dell’amministrazione comunale ai lavoratori della Loria e come non fosse ponzio-pilatesco l’atteggiamento dell’ente locale, definendo invece “strumentale” il documento di Paluan. Roberto Benatti (PdL) ha ricordato come i tagli ai servizi appaltati fossero un lascito dell’assessorato Borsari e che i ragazzi dell’Euro&Promos potrebbero creare una cooperativa per poter partecipare in questa forma alla gara d’appalto, sostituendo i loro datori di lavoro. “Ma temo che queste persone pensino al lavoro in Biblioteca come un momento di passaggio, non sono interessati…dovrebbe essere il Comune a sensibilizzarli”. Dopo gli ultimi interventi di Daniela Depietri e Davide Dalle Ave, rispettivamente consigliera e capogruppo del Pd, ha chiuso il dibattito Lorenzo Paluan. Paluan ha ricordato come questa discussione avesse lasciato da parte l’argomento principale contenuto nel suo ordine del giorno, ovvero la vertenza tra sindacato e Comune. “Questi soldi risparmiati si potevano reperire altrove, visto che si sta parlando di 25 mila euro per la chiusura del lunedì pomeriggio della Biblioteca, ben meno che il valore del premio di produzione dei dirigenti comunali. Questi ragazzi non chiedono la luna o un’assunzione ma di non peggiorare la loro situazione lavorativa. Sono convinto come tanti che sia sbagliato esternalizzare i servizi comunali”.

L’ordine del giorno è stato votato infine dallo stesso Paluan e da Giorgio Verrini (ApC), contrari tutti gli altri consiglieri presenti in aula.