“Sono quasi mille le famiglie in graduatoria che, avendo i requisiti, aspettano la casa popolare. Non si tratta né di una questione di capitale, né di speculazione, ma di un fatto di equità e legalità. Assegnare un appartamento ai tre nuclei che per mesi hanno occupato abusivamente l’immobile di via Marzaglia, senza tener conto dei parametri previsti, è una misura decisamente iniqua verso tutti gli altri”.
L’assessore comunale alle Politiche sociali Francesca Maletti interviene nuovamente sulla situazione delle tre famiglie che, veicolate dal gruppo “Prendo casa”, mesi fa hanno occupato abusivamente l’ex scuola di Marzaglia nuova, sgomberata martedì 10 maggio.
“Le famiglie hanno rifiutato la proposta dell’Amministrazione di ospitalità temporanea per donne e bambini e di copertura della spesa della caparra, in quanto la loro richiesta è di avere un alloggio dal Comune in maniera definitiva”, prosegue Maletti. “Ciò non è possibile per diversi motivi. Esiste un Regolamento, approvato dal Consiglio comunale, che definisce requisiti e punteggi per le assegnazioni di case popolari. In particolare, possono avvenire solo nei confronti di persone che non hanno avuto sfratti per morosità, al contrario di questi nuclei, e solo per residenti nel territorio comunale, mentre delle tre famiglie solo una risiede a Modena e le altre due a Vignola e Sassuolo”. L’assessore ha inoltre ricordato che “alla famiglia residente nel Comune di Modena, già al momento dello sfratto per morosità, era stato proposta la soluzione di soggiornare temporaneamente presso parenti assegnatari di alloggio popolare, in attesa di trovare una sistemazione definitiva per la quale l’Amministrazione avrebbe pagato la caparra”.
Il Comune di Modena, oltre alla residenza pubblica, ha alcuni appartamenti per misure straordinarie, “in parte occupati da famiglie che, avendo ricevuto lo sfratto, erano in situazione emergenziale riconosciuta e segnalata anche dai sindacati e dal gruppo ‘Prendo casa’, con cui l’Amministrazione comunale si è sempre confrontata fino a quando non ha iniziato le occupazioni, agendo cioè al di fuori della legalità”, prosegue Maletti.
L’assessore ha comunque precisato che sulla base della valutazione fatta dai Servizi sociali, che monitorano costantemente la situazione, in questo caso, per il fatto che quasi tutti i nuclei percepiscono un reddito e per le temperature miti del momento, non risultano esserci situazioni emergenziali. “Anche nella giornata di ieri – ha concluso Maletti – è stata ribadita la proposta di alloggio temporaneo in albergo, in attesa che la prossima settimana il Comune di Modena possa attivarsi con gli altri due Comuni interessati per trovare soluzioni”.