«E’ un gravissimo atto di sopraffazione quello perpetrato contro la sede della Uil Emilia Romagna e Bologna. Si tratta di un’evidente azione minacciosa, una pesante intimidazione che mette nel mirino un sindacato come la Uil che, da sempre, si caratterizza per essere riformista e partecipativo. E che fa della sua autonomia dalle forze politiche e della contrattazione il punto di forza della propria iniziativa sindacale. Un agire equilibrato perché finalizzato all’esclusivo interesse di lavoratori e pensionati e a trovare un giusto contrappeso tra le sacrosante esigenze di maggiore salario di lavoratori e pensionati e la salvaguardia e lo sviluppo dell’occupazione.
Le spranghe non ci fermeranno né ci faranno tacere. Anzi se mai fosse possibile, ci sentiamo ancora più saldi e determinati nel portare avanti il nostro impegno sindacale, svolgendo quel ruolo di fondamentale equilibrio e di riferimento democratico nel tessuto sociale bolognese e dell’Emilia Romagna che gli stessi lavoratori e pensionati ci chiedono».