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La 13a edizione del Festival Internazionale delle Abilità Differenti


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Dal 6 al 15 maggio nelle città di Carpi, Correggio, Modena e Bologna si è svolta la 13a edizione del Festival Internazionale delle Abilità Differenti, dal titolo ‘TWINKLE. E quindi uscimmo a riveder le stelle, organizzato e promosso dalla Cooperativa Sociale Nazareno di Carpi. Così il Presidente Sergio Zini: “Abbiamo vissuto questi giorni attenti allo scintillio del cuore degli artisti che ci hanno onorato con la loro partecipazione al Festival”: dal Canada Justin Hines, da Philadelphia Shannon De Vido e Nora Whittaker, dalla Liguria DANZabilmente, dall’Inghilterra David Jackson, tutti gli artisti dell’Open Festival, della Cooperativa Nazareno (Compagnia Teatrale Manolibera, Band Scià Scià, Band Arcobaleno), tutti i partecipanti ai laboratori. E’ stato sorprendente vedere l’entusiasta impegno e la qualità del lavoro di tutti coloro che hanno collaborato all’iniziativa, dalle Scuole A.Pio, al Liceo S.Tomaso, al Liceo Corso di Correggio, ai conduttori dei laboratori (Giorgio Barchiesi, Pietro Zini, Armando Manzini, Simone Resca) allo Sport Motoclub Uisp di Carpi, al Motoclub di S.Martino in Rio, ai fedeli testimonial Paolo Cevoli e Claudia Penoni. Prosegue Zini “La realtà è stata ancora una volta superiore alla nostra immaginazione. Come se fossimo ancora in cammino per cercare di raggiungere la vera statura dell’uomo che vuole la bellezza e la felicità. Ci sono stati anche momenti che ci hanno mostrato situazioni di vita dure e difficili dove non si vede una speranza ma questo dipende dalla chiusura alla possibilità di un rapporto umano… L’uomo non è questo, l’uomo è domanda infinita perché da solo non ce la fa. L’uomo è bisogno di rapporto, attesa di qualcosa che non può costruirsi da sé. Uno che attende non costruisce ciò che arriva: può solamente incontrarlo.

C’è una poesia di Montale che ci aiuta a capire…. Prima del viaggio si scrutano gli orari, /le coincidenze, le soste, le pernottazioni/ E le prenotazioni (di camere con bagno / o doccia, a un letto o due o addirittura un flat); / Si consultano / Le guide di Hachette e quelle dei musei, / Si cambiano valute, si dividono/ Franchi da escudos, rubli da copechi; Prima del viaggio s’informa / Qualche amico o parente, si controllano / Valige e passaporti, si completa / Il corredo, si acquista un supplemento / Di lamette da barba, eventualmente / Si dà un’occhiata al testamento, pura / Scaramanzia perché i disastri aerei /In percentuale sono nulla; Prima del viaggio si è tranquilli ma si sospetta che/ Il saggio non si muova e che il piacere / Di ritornare costi uno sproposito. E poi si parte e tutto è O.K. E tutto / È per il meglio e inutile./ E ora che ne sarà / Del mio viaggio? Troppo accuratamente l’ho studiato / Senza saperne nulla. Un imprevisto / È la sola speranza. Ma mi dicono / Ch’è una stoltezza dirselo.

E’ di questo che abbiamo bisogno tutti: INCONTRARE UNA IMPREVEDIBILE BELLEZZA CHE POSSA CAMBIARE IL NOSTRO CUORE E CI FACCIA USCIRE DAL CIRCOLO VIZIOSO DELLA NOSTRA DISPOTICA IMMAGINAZIONE. “IMPREVEDIBILE BELLEZZA” è il titolo della 14a Edizione del Festival Internazionale delle Abilità Differenti”.

2.500 BATTUTE CIRCA

Ecco il bilancio della 13 edizione del Festival Internazionale delle Abilità Differenti svoltosi dal 6 al 15 maggio nelle città di Carpi, Correggio, Modena e Bologna, promosso dalla Cooperativa Sociale Nazareno. La manifestazione ha mobilitato ingenti quantità di persone, nella fattispecie: oltre 5.000 persone coinvolte, oltre 3.000 spettatori tra teatro e cinema, più di 1.000 spettatori nei momenti open-air, 227 artisti italiani, canadesi, britannici e statunitensi, 20 persone in cucina che hanno servito 1456 pasti, 780 persone in oltre 30 ore di laboratori di danza, musica con metodo Soundbeam, teatro ed arti marziali. Alle cifre affianchiamo un bilancio qualitativo che ritroviamo nelle parole degli artisti: così chiosa David Jackson, sassofonista britannico promotore del metodo Soundbeam: ‘Io sono un catalizzatore, un’ape che porta in giro il polline e porterò il polline di quello che ho visto alla Nazareno in giro per l’Europa, l’America e il Giappone’. Ci ha colpito il bagliore di Juri Roverato, laureato in filosofia con lode, tra i protagonisti dell’Open Danza, che in un’intervista così si è espresso relativamente al tema della disabilità: “secondo me tutti gli uomini sono abili. La mia disabilità si vede di più e penso che quando non si vede sia peggio. Io penso di essere prima di tutto un uomo e poi forse disabile (…) Credo che il limite sia qualcosa che serve per andare oltre, quindi non è un punto di arrivo ma un punto di partenza (…) La vita è questo voler di più da te stesso prima di tutto. Senza questa disabilità non sarei Juri. Chissà chi sarei!”.

L’ultima giornata del Festival Internazionale delle Abilità Differenti si è conclusa con un Sidecar Tour di domenica 15 maggio. Si è trattato di un’iniziativa portata avanti grazie all’entusiasta collaborazione dello Sport Motoclub Uisp di Carpi e del Motoclub di San Martino in Rio. Le due realtà, grazie alle loro numerose relazioni sono riuscite a radunare una trentina di sidecar provenienti da varie aree quali Lecco, Mantova Verona e limitrofi. I centauri a tre ruote hanno accompagnato i ragazzi della Cooperativa Nazareno in un appassionante tour della città, incuranti della pioggia battente, scortati da polizia e Croceblu. L’atmosfera che si respirava era di simpatica convivialità, laddove tra gnocco e tigelle si è trovato il modo di passare assieme una divertente domenica ‘differente’.