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“Falcone, diciannove anni dopo”: corsivo del presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani


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“Falcone, diciannove anni dopo”: è il titolo del corsivo del presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, pubblicato oggi sul sito web presidenterrani.it.

Di seguito il testo del corsivo:

“Questo Paese deve tanto a Giovanni Falcone, a Paolo Borsellino, alle tante donne e uomini caduti per essere stati considerati ostacolo insormontabile alla vita stessa delle mafie.

E lo dico non solo perché oggi è il 19° anniversario della strage avvenuta a Capaci, in quella autostrada dove il magistrato simbolo della lotta alla mafia trovò la morte assieme alla moglie, magistrato, e ai ragazzi della scorta.

Lo dico perché, nell’anno delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, anche l’insegnamento che Giovanni Falcone ci ha lasciato resta una pietra miliare nella storia di questo Paese. Per ribadire il primato della legalità, per isolare i fenomeni malavitosi, per far sì che le mafie non possano infiltrarsi nella vita delle comunità. E credo che il sacrificio dei tanti giudici caduti sotto i colpi delle mafie – da Chinnici a Terranova, da Livatino allo stesso Borsellino e a tanti altri ancora – dovrebbe far riflettere chi oggi parla dei magistrati con parole che offendono non solo la memoria di chi è caduto, ma anche il lavoro di chi si batte ogni giorno contro il crimine.

Ma per condurre questa guerra non servono affermazioni di principio. Occorre fare cose concrete, come Falcone ci ha insegnato. E’ in questo solco che sta la decisione della Regione Emilia-Romagna di approvare una legge, appena entrata in vigore, che ha come obiettivo quello di contrastare le infiltrazioni mafiose nel nostro tessuto sociale ed economico.

Non una legge-manifesto, ma una legge fatta di cose concrete. Che consente ai Comuni di utilizzare al meglio i beni confiscati alla mafia, di prevenire l’usura, di osservare l’evolversi dei fenomeni criminali, di collaborare attivamente con le forze dell’ordine per la lotta al crimine.

Basterà? Non basta certo una risposta singola, anche se importante, ed è per questo che vanno perseguite azioni congiunte.

“Si muore, in genere, perchè si è soli”. Lo ha detto Falcone. Riflettiamoci, perché di fronte a fenomeni di questa portata il sistema-Paese deve saper reagire con tutta la propria forza, con la forza che ha sempre dimostrato quando si è presentato unito per combattere le grandi sfide.”