C’era un regolamento di conti tra spacciatori dietro il sequestro lampo di un marocchino di 41 anni, rapito domenica notte nella sua abitazione di San Giovanni in Persiceto e rilasciato 24 ore dopo l’intervento dei Carabinieri, che hanno fermato sei connazionali.
L’allarme l’ha dato un connazionale dell’uomo, che al 112 ha detto di essere stato picchiato da tre uomini che hanno fatto irruzione con una pistola per sequestrare l’amico. Dopo un sopralluogo nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato una cartuccia per pistola a salve inesplosa, due cellulari appartenenti al sequestrato e 90 grammi di hascisc. Le indagini sui contatti dell’uomo hanno permesso di risalire a due diverse fazioni di magrebini successivamente intercettati mentre, a bordo di due auto, stavano trattando la liberazione dell’ostaggio.
I primi tre sono stati subito fermati, mentre gli altri sono fuggiti abbandonando l’auto con all’interno la pistola caricata a salve e poco lontano circa cinque chili di hashish divisi in panetti. Secondo le indagini dei carabinieri, la droga era la merce di scambio per ottenere la liberazione dell’uomo. Il sequestrato, rilasciato da altri complici ancora da identificare, è stato ricoverato in ospedale per le ferite riportate nell’aggressione.