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‘Giornate delle dimore storiche dell’acqua’: impianti aperti al pubblico nel Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale


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Appuntamento al 28 e 29 maggio nel Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, per le ‘Giornate delle dimore storiche dell’acqua’. Dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, il pubblico potrà visitare gratuitamente cinque dimore storiche dell’acqua: Palazzo del Portico (sede del consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale), impianto di Boretto, Torrione di Gualtieri, impianto di Mondine, impianto di San Siro.

“Per la prima volta – sottolinea Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – sarà possibile scoprire come è garantita la sicurezza idraulica nella pianura di Reggio, Modena e Mantova. Infatti, il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e l’Associazione dimore storiche italiane (Adsi) promuovono questa iniziativa alla scoperta delle proprie strutture e impianti preposti alla gestione delle acque e, anche, del territorio nel quale sorgono”.

“Le ‘Giornate delle dimore storiche dell’acqua’ – aggiunge il direttore Vito Fiordaligi – hanno la finalità di far scoprire al pubblico angoli di territorio difficilmente visitabili perché di proprietà consortile e abitualmente operativi. Si prefiggono inoltre di illustrare l’importanza di tali luoghi e gli eventi storici salienti in essi accaduti”.

In ogni dimora storica dell’acqua le guide accoglieranno i visitatori. Sarà inoltre distribuita in omaggio la pubblicazione “Dimore storiche” dell’acqua, a cura di Maria Cristina Costa e Francesco Lenzini, presentata nel corso del primo meeting internazionale multidisciplinare “Il paesaggio della Bonifica. Territori, architetture, itinerari, sinergie per un patrimonio da valorizzare”.

Ben cinque le dimore storiche dell’acqua aperte nel comprensorio del Consorzio di Bonifica. Si inizia dal Palazzo del Portico (o della Bonifica) in corso Garibaldi, 42 a Reggio Emilia, con lo storico edificio a impianto cinquecentesco davanti al quale scorreva il Crostolo Vecchio e che nel XX secolo divenne di proprietà del Consorzio delle Bonifiche. Le opere di ammodernamento, curate dall’architetto Ferruccio Ferradini, ne cambiarono la facciata seicentesca, sopraelevata di un piano, e l’intera architettura, mentre i soffitti a cassettoni e i pavimenti in legno vengono ristrutturati e ben conservati. Qui è attiva la sala di telecontrollo per la gestione della sicurezza idraulica del territorio che spazia da Reggio a Modena e Mantova.

Tra pompe antiche e moderni e canali, da non perdere le aperture degli impianti di scolo. In pieno stile liberty il palazzo del complesso idraulico di Boretto, in via Argine Cisa, 5, dove sorge l’impianto di sollevamento irriguo più grande d’Europa per la captazione di acqua dal Po. Quindi il Torrione di Gualtieri, in via G. Matteotti 15, deputato a scolare le acque in Crostolo, dove per altro sorge l’antica Botte Bentivoglio del 1576, un ingegnoso manufatto idraulico preposto a convogliare le acque che si trovano alla sinistra del Crostolo (chiuso entro alti argini) più a valle sino Secchia, attraverso la costruzione di una galleria ancora oggi in funzione. Sempre al Torrione è stato ricostruito un antico bosco di pianura, realizzato dall’Emilia Centrale con alberi e arbusti al fine di ripristinare un piccolo lembo di foresta planiziale che ricopriva interamente la Bassa padana.

Da non perdere altri monumentali esempi di stile dell’epoca: l’impianto idrovoro di Mondine (in via Argine Secchia, Moglia, Mantova), preposto al sollevamento delle acque alte reggiano-modenesi affinché queste possano scolare in Secchia, e l’impianto idrovoro di San Siro (in via Argine Secchia, San Benedetto Po, Mantova), realizzati negli anni 1919-1926, per il sollevamento delle acque basse nel tratto terminale del Secchia e quindi in Po, con a fianco un pregiato orto botanico dedicato alle piante officinali.

Importante visitare la “Corte di S. Bernardino”, in via San Bernardino, 13, a Campagnola Emilia, “Dimora Storica” privata, dove per l’occasione sarà allestita la mostra “Aneliti patriottici e contributi della nostra terra all’Unità d’Italia” con esposizione di editti e documenti in stampa originale, abiti, armi ed altra oggettistica legata all’Unità d’Italia.

E’ un’iniziativa patrocinata dal Ministero dei Beni Culturali e Ambientali, con il contributo della Provincia di Reggio Emilia e dell’Assessorato alla cultura.