“Tempi più brevi per le pratica dell’invalidità civile” lo cheidono con un’interrogazione urgente alla Giunta Regionale Andrea Pollastri (PdL) e Stefano Cavalli (Lega Nord). Lo scorso 26 febbraio l’Assessore Regionale alle politiche per la Salute ed il Direttore Regionale dell’INPS hanno tenuto un incontro sul tema dell’invalidità civile, in particolare relativamente ai tempi d’attesa per l’espletamento delle pratiche.
In Emilia-Romagna, infatti, i tempi stimati, pur essendosi ridotti notevolmente, sono di 153 giorni, molto di più dei 120 giorni previsti, come massimo, dalla legge.
Queste lungaggini, secondo quanto emerso nell’incontro, sono da ricondursi a due motivazioni principali. In primo luogo l’incomunicabilità tra i sistemi informatici di Regione e INPS per quanto riguarda gli inviti alla vista necessaria per dare avvio alla pratica.
In secondo luogo la mancanza, nella base informatica di INPS, di un verbale in forma telematica, il che impone di realizzarne uno per ciascun utente con un conseguente rallentamento delle operazioni.
Per poter dare una rapida risposta a queste due criticità si è convenuto, in quella riunione, di istituire un tavolo tecnico permanente che analizzi e risolva i problemi operativi e di elaborare un documento per definire i comuni obiettivi per pervenire alla firma di una convenzione tra Regione ed INPS.
“Questi passaggi – scrivono Pollastri e Cavalli – sono indispensabili per risolvere problemi informatici apparentemente di poco conto ma che hanno conseguenze gravi sulla qualità del servizio e sulle qualità di vita di tante persone che aspettano oltre cinque mesi per vedersi assegnare una pensione di invalidità di cui hanno bisogno”.
“Chiediamo – chiosano i due – se sia stato istituito il tavolo tecnico, se sia stato redatto il documento contenente gli obiettivi comuni ed i tempi di attuazione degli obblighi tra le parti e se vi sia un’indicazione di massima sui tempi di stipula della convenzione”.