Si è conclusa ieri, domenica 29 maggio, la settima edizione della rassegna “Fiorano incontra gli autori”. Per chiudere degnamente un’edizione di tutto rispetto, il Comitato Fiorano in Festa e Lapam Confartigianato Imprese, con la collaborazione del Comune di Fiorano Modenese, hanno voluto far dono al pubblico fioranese della presenza di un personaggio di altissimo spessore umano, spirituale e culturale: il Teatro Astoria ha avuto l’onore di ospitare Padre Enzo Bianchi, fondatore e attuale priore della Comunità monastica di Bose, caratterizzata dalla promozione del dialogo ecumenico tra le differenti chiese cristiane. Sono state 380 le persone che hanno partecipato all’incontro, durante il quale Padre Enzo Bianchi ha presentato il libro “Ogni cosa alla sua stagione” (Einaudi Editore), riflessione sullo scorrere del tempo, scandito dal ciclo delle stagioni e dal ritmo dell’esistenza dell’uomo.
Parlando del libro, Padre Enzo Bianchi ha spiegato d’averlo scritto come una sorta di ringraziamento per tutto ciò che ha ricevuto durante la sua esistenza, soprattutto per gli importanti insegnamenti che gli sono stati trasmessi dai suoi genitori, dal parroco del suo paese, dalle due donne che lo hanno cresciuto dopo la morte della madre, dagli amici, dai contadini e dai mendicanti: questi ultimi sono stati dei veri e propri maestri di vita, perché nonostante le situazioni difficili e pesanti che hanno dovuto affrontare, hanno saputo mantenere una forte dignità, e ciò ha permesso loro di diventare persone che hanno tanto da insegnare e tanto da raccontare a chi sa accoglierli e ascoltarli. E’ questo che manca nella società di oggi: la capacità d’ascoltare e di creare rapporti veri, duraturi, come quelli che c’erano un volta, e che adesso non ci sono più a causa della mancanza di fiducia negli altri, fiducia che per gli uomini è requisito fondamentale per poter crescere in modo sano.
Quello presentato durante l’incontro è un libro di memoria, ma senza mitizzazioni o nostalgia: la sua infanzia è stata dura, come anche la sua giovinezza, ma il passato viene guardato con il cuore pieno di riconoscenza, perché lo ha reso l’uomo che è.
Importante è stato anche il tema della vecchiaia, affrontato con grande serenità: come recita il titolo del libro, “Ogni cosa alla sua stagione”, bisogna riuscire ad accettare le caratteristiche di ogni fase della vita, anche quelle che creano maggiore inquietudine e ansia. Padre Enzo Bianchi ha confessato di aver più paura di una brutta vecchiaia che della morte, perché più si va avanti più l’età media aumenta, ma la qualità della vita, soprattutto negli anni della vecchiaia, diminuisce.
Durante l’incontro è stato affrontato anche il tema della felicità, tema che tocca tutti, nessuno escluso, e Padre Enzo Bianchi, ascoltando durante la sua vita le esperienze di gente diversissima, è riuscito a trovare una risposta comune alla domanda “Come facciamo a trovare la felicità?”: si è felici quando si ama e quando si è amati, e quando si trovano delle ragioni per le quali valga la pena morire, perché se le si trovano allora si hanno anche delle ragioni per cui valga la pena vivere.
L’incontro, coordinato dal giornalista Roberto Armenia, è stato organizzato e voluto dal Comitato Fiorano In Festa e da Lapam Confartigianato Imprese, con la collaborazione del Comune di Fiorano Modenese.Sul palco, oltre a Padre Enzo Bianchi, erano presenti l’avvocato Giancarla Moscattini, Presidente del Comitato Fiorano in Festa, l’Assessore alle politiche culturali del Comune di Fiorano Modenese Annalisa Lamazzi e il Vicepresidente provinciale di Lapam Confartigianato Imprese Amedeo Genedani, tutti concordi nel ringraziare, in occasione della chiusura del Maggio Fioranese 2011, Sergio Romagnoli, Segretario Lapam Confartigianato Imprese di Fiorano, per il suo ruolo di organizzatore e vero motore della manifestazione.