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Modena, il Comune vuole rilanciare gli sport equestri

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Il Comune prorogherà di 20 anni rispetto all’accordo originale, cioè fino al 2036, la concessione in diritto di superficie dell’area e dei fabbricati collocati in via Contrada e assegnati a Equipenta srl per gli sport equestri. Lo ha stabilito il Consiglio comunale di Modena approvando lunedì 30 maggio la delibera illustrata dall’assessore al Patrimonio Fabio Poggi, con i voti favorevoli di Pd e Mpa. Hanno votato contro Idv, Modenacinquestelle.it, Lega nord, i consiglieri del Pdl Sandro Bellei e Pier Luigi Taddei, mentre si sono astenuti Udc e gli altri consiglieri del Pdl presenti (Adolfo Morandi, Gian Carlo Pellacani, Luigia Santoro) a eccezione di Olga Vecchi che si è avvalsa del non voto.

“Equipenta ha presentato un’importante proposta di ristrutturazione, messa in sicurezza e ampliamento degli impianti esistenti al fine di rilanciare il maneggio – ha affermato l’assessore – e promuovere una maggior diffusione della pratica equestre. L’ampliamento di circa 1200 metri, ancora largamente inferiore alla capacità edificatoria della zona, sarà funzionale a realizzare uffici, alloggi per il personale di scuderia, locali tecnici, spogliatoi, una sala riunioni e una struttura per attività all’aperto. Per poter fare gli investimenti necessari e ricevere prestiti dagli istituti bancari, la società ha quindi chiesto una proroga della concessione, come consentito dal Regolamento comunale, a fronte della quale verserà all’Amministrazione 66 mila e 400 euro. La delibera – ha aggiunto Poggi – è anche l’occasione per sistemare alcune piccole difformità nella perimetrazione dell’area, che si sono venute a creare in seguito agli espropri compiuti da Anas lo scorso anno per costruire la complanare”. Sollecitato da alcuni interventi, Poggi ha anche spiegato che Equipenta srl è subentrata lo scorso anno a Sme e che le due società non hanno alcun elemento di continuità. Inoltre, ha chiarito che Equipenta ha in concessione, oltre al maneggio sull’area in diritto di superficie, un altro terreno con un immobile in concessione d’uso dato in locazione a un gestore con regolare concessione di pubblico esercizio”.

Eugenia Rossi (Idv) ha definito l’atto “contraddittorio e pasticciato”; ha chiesto “chi siano i soci della società”, se si tratta della “continuazione di Sme, la società i cui amministratori sono stati condannati per il crollo di un muro che ha causato la morte di una ragazza”. E ha aggiunto: “Mi risulta che nel luogo esista ancora una discoteca, il Frozen, che non dovrebbe esserci”.

Per il Pdl, Olga Vecchi dopo aver messo la delibera in relazione al crollo dello Sme, ha detto: “Si parla di ampliamento delle strutture sportive e di uno schema urbanistico che non è chiaro. Non vorrei che si verificassero stravolgimenti di funzione. Sono favorevole all’impianto, ma il Comune garantisce controlli adeguati?”, si è chiesta. Per Adolfo Morandi “dalla delibera sembra che l’intenzione della società sia sviluppare lo sport equestre e niente altro. E’ evidente – ha affermato – che quando sarà presentato un piano particolareggiato tutto dovrà essere a norma di legge e i controlli dovranno continuare anche dopo”. Sandro Bellei ha invece espresso forti perplessità sulla presenza di un locale, che per di più “richiama quello dove è accaduto il terribile incidente, in un impianto sportivo che dovrebbe occuparsi d’altro”. Anche Vittorio Ballestrazzi (Modenacinquestelle.it) ha espresso disappunto sul permanere di una discoteca nel luogo, sul fatto che sorga su un terreno in concessione e sulla proposta di dare una fideiussione a una società privata che “quindi deve andare avanti con le proprie gambe”.

Per Stefano Barberini (Lega nord) il problema è che “ai consiglieri non vengono dati gli elementi o il tempo per giudicare bene la delibera e valutare la posizione da tenere in Consiglio”.

Invece, “la proroga fino al 2036 rappresenta una garanzia minima per l’ammortamento dell’investimento” per Sergio Celloni (Mpa), che ha precisato: “Sono favorevole alla delibera a condizione che il Comune valuti attentamente che il nuovo insediamento sia realizzato nel rispetto delle norme, una regola valida sempre. E ha aggiunto: “La zona si presta anche all’edificazione di un locale”.

Per il Partito democratico, Salvatore Cotrino ha sottolineato che “la delibera è il punto finale di un lungo lavoro fatto dall’Amministrazione comunale per arrivare a rilanciare il maneggio con l’obiettivo di promuovere la pratica equestre e di procedere a urgenti opere di adeguamento strutturale e di messa in sicurezza degli impianti di via Contrada”. Il consigliere, dopo avere ricordato la tradizione modenese della pratica equestre che rientra tra le cinque attività in cui si articola il Pentatlon moderno, ha concluso: “La proroga del diritto di superficie rappresenta la garanzia per la società a investire sul progetto e la veste solida per presentarsi in banca a chiedere il necessario finanziamento”.

IL COMUNE CONCEDE LA FIDEIUSSIONE

Subito dopo l’approvazione della proroga del diritto di superficie dell’area di via Contrada, dove sorge il maneggio, lunedì 30 maggio il Consiglio comunale di Modena ha dato il via libera anche alla concessione di garanzia fideiussoria a favore della Banca popolare dell’Emilia Romagna per il mutuo di 350 mila euro in corso di stipulazione con Equipenta srl. La delibera, illustrata dal vicesindaco e assessore al Bilancio Alvaro Colombo, è passata con i voti favorevoli di Pd e Sinistra per Modena. Si sono espressi contro Pdl, Lega nord, Modenacinquestelle.it e Idv, mentre si è astenuta l’Udc.

“La società Equipenta – ha detto il vicesindaco – si propone di favorire l’esercizio di attività sportive nel campo dell’equitazione, formazione e perfezionamento equestre, di sviluppare servizi connessi e di organizzare iniziative per promuovere la pratica sportiva di persone svantaggiate. La società, che nel 2010 è subentrata a Sme nel diritto di superficie degli impianti di via Contrada, ha chiesto il rilascio di fideiussione a garanzia del mutuo finalizzato a interventi di ristrutturazione del maneggio di proprietà del Comune. Il valore del mutuo, quindicinale a tasso variabile del 4 per cento con rate per complessivi 32 mila euro l’anno, si riferisce al primo stralcio degli interventi che riguarderanno il maneggio coperto, i campi aperti e le opere comuni. Un secondo stralcio è previsto nel 2016 e prevede la realizzazione di strutture e ulteriori servizi”.

Nel presentare la delibera, il vicesindaco ha anche ricostruito la vicenda e gli atti deliberativi di Giunta e Consiglio relativi agli impianti di via Contrada. Ha spiegato che Equipenta, subentrando a Sme nel diritto di superficie, si è accollata anche il mutuo acceso dalla Società modenese di equitazione nel 2010, che sta saldando con rate di circa 44 mila euro l’anno. E ha detto che “Equipenta dichiara ricavi annuali nel 2011 per oltre 79 mila euro, che aumenteranno una volta realizzati i lavori di manutenzione.

Colombo ha, infine, spiegato che il Comune si trova nella condizione oggettiva di poter rilasciare fideiussioni, perché non è in dissesto finanziario e nel conto consuntivo del 2009 non ci sono disavanzi o debiti. “Gli interventi di ristrutturazione – ha affermato – valorizzano il patrimonio del Comune e hanno una valenza sociale essendo destinati anche a disabili; inoltre abbiamo sufficienti garanzie da Equipenta, innanzitutto la situazione finanziaria della società. Infine, ha sottolineato: “In caso di inadempienza di Equipenta, l’Amministrazione, che si impegna nei confronti della banca a versare le rate del mutuo utilizzando il fondo di riserva, applicherà la norma per il recupero anticipato della proprietà”.

Aprendo il dibattito, Eugenia Rossi dell’Italia dei valori ha detto di non contestare la delibera in sé, ma come conseguenza del disappunto già espresso nei confronti della precedente e ha aggiunto di essere contraria anche all’idea di dare una garanzia fideiussoria a una srl, una società privata.

Vittorio Ballestrazzi di Modenacinquestelle.it, chiedendo anche di ritirare l’atto, ha insistito: “Se la delibera precedente era opinabile, questa è peggio; chiedo a tutto il Consiglio comunale di valutare bene prima di dare una garanzia fideiussoria a un privato, una società a responsabilità limitata a scopo di lucro”. Dello stesso tenore è stato l’intervento del capogruppo della Lega nord Stefano Barberini che ha concluso: “C’è la crisi economica, difficoltà finanziarie per tutti e noi facciamo fideiussioni ad una srl”. Sandro Bellei ha aggiunto “Sottoscrivo a carta carbone tutto quello che hanno detto Ballestrazzi e al 90 per cento Barberini”.

Infine, per il Partito democratico, Salvatore Cotrino ha ricordato che “il Comune utilizza e diventa garante di un investimento a condizione che esso avvenga con lo scopo di valorizzare beni di proprietà del Comune, come sono le attrezzature in via Contrada. In secondo luogo – ha chiarito – le attività per le quali la fideiussione è concessa devono avere una valenza e un carattere sociale”.