Riteniamo particolarmente gravi le dichiarazioni del capogruppo consiliare del PDL Ugo Liberi, che invita la cittadinanza a non esprimere il voto il 12 e 13 giugno, quando si deciderà se abrogare il legittimo impedimento, il decreto Ronchi sulla privatizzazione dell’acqua e il ritorno al nucleare.
Sebbene sappiamo che molti cittadini resteranno a casa, ed anche molti esponenti della politica, riteniamo gravi queste affermazioni pubbliche perché il mittente è una persona che rappresenta le istituzioni e che teoricamente dovrebbe lavorare nell’interesse della comunità. E crediamo sia nell’interesse della comunità esprimersi su questioni tanto importanti.
Troviamo vergognoso, che una persona che è stata eletta tramite decisione del popolo e che dovrebbe tutelarne diritti e doveri, dica cose del genere.
Ognuno ha la propria opinione su questi referendum (questo comunicato non vuole spingere nessuno a votare quattro si, posizione ufficiale del partito che rappresento), ed è giusto che in democrazia ci sia un confronto tra tutti, lasciando la decisione alla maggioranza, e non a chi non è interessato a decidere.
Qualunque cosa abbia detto Bersani, e qualsiasi valenza abbia dato a questi referendum non toglie il fatto che questi hanno ancora una valenza politica e tecnica enorme. Come ha detto il nostro presidente Di Pietro qualche giorno fa, e mi sento di appoggiare pienamente le sue parole, qui non si tratta di destra e di sinistra, si tratta di temi che esisteranno anche quando i nostri partiti non ci saranno più. Non deve essere uno scontro tra berlusconisti ed antiberlusconisti, ma tra pro-nucleari e anti-nucleari, tra pro-privatizzazione e anti-privatizzazione, e tra chi vuole abrogare o meno il legittimo impedimento.
Non neghiamo gli errori che sono stati commessi in passato da esponenti di centrosinistra, e non neghiamo nemmeno che la gente può essere diventata più suscettibile dopo il disastro di Fukushima (il che dovrebbe far pensare) ma è proprio per permettere ad altri di non commettere quegli stessi errori che sproniamo tutti a correre verso le urne.
Dire che non bisogna andare a votare perché il PD lo vuole, è mettersi allo stesso piano di chi si sta accusando.
Per finire, un commento, su una frase di Liberi: “Se volessimo andare a votare consci di quello che pensiamo”
Potete farlo tranquillamente, seguite l’esempio del sindaco Caselli che ha già detto che andrà alle urne il 12 o il 13 giugno.
Raffaele Del Sante – Italia dei Valori Sassuolo