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A Carpi un progetto europeo per formare tecnici trasfertisti


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Formare tecnici trasfertisti internazionali, quelle figure – molto ricercate dalle aziende – che fanno assistenza post-vendita sui mercati esteri: è l’obiettivo del progetto europeo presentato oggi nella sede dell’Itis “Da Vinci”, scuola che rappresenta l’Italia fra i sei Paesi partner. Si tratta di un’esperienza senza precedenti, perché creerà un percorso formativo, oggi mancante, da utilizzare sia negli istituti secondari sia in corsi post-diploma, anche per persone già inserite nel mondo del lavoro.

Proprio la stretta collaborazione con il mercato è uno dei tratti salienti dell’iniziativa: alle aziende e alle associazioni di categoria viene chiesto di indicare le esigenze pratiche e le caratteristiche professionali, i requisiti sia dei tecnici trasfertisti sia di coloro che li dovranno preparare. La prima fase di lavoro è un’attività di elaborazione del programma e dei contenuti del futuro corso. La ricerca congiunta ha come materie di base elettronica, meccanica, meccatronica e inglese tecnico, affrontati in un contesto interculturale dove conoscenze di luoghi, abitudini e usanze di Paesi diversi dal proprio sono fondamentali per efficaci missioni estere d’installazione e manutenzione impianti.

Il progetto IST (che sta per “International Service Technician”, tecnico per l’assistenza internazionale) è biennale, co-finanziato dalla Commissione Europea e vedrà Carpi ospitare, in autunno, un incontro operativo fra i Paesi coinvolti: Austria, Germania, Norvegia, Paesi Bassi e Regno Unito, che partecipano con scuole quali il “Da Vinci”, grosse aziende e centri di formazione come il ROC Midden Nederland, coordinatore del progetto.

Alla presentazione, curata dalle docenti Donatella Barp e Veronica Fossa, unanimi dichiarazioni d’interesse e disponibilità a collaborare da parte degli intervenuti: Alessandro Flisi e Francesco Scarigella del Comune, Massimo Fontanarosa direttore Ascom-Fam, Michele Fioraio di Confapi, Barbara Bulagarelli di Cna, Flavio Capizzi di Iscom (centro di formazione Ascom), Maurizio Lusvardi presidente Lapam. Assenti per concomitanti impegni, ma hanno confermato interessamento, i rappresentanti di Confindustria e assessorato formazione della Provincia. Per l’Itis c’erano il dirigente Giuseppe Cotroneo e gli insegnanti impegnati nel progetto, che prevede d’attivare un corso-pilota l’anno prossimo.