L’incontro di calcio Siena-Sassuolo giocato il 27 marzo scorso, una delle partite finite nell’inchiesta della Procura di Cremona per la vicenda delle scommesse, fu perfettamente regolare. Lo ha ribadito oggi il calciatore Daniele Quadrini che l’8 maggio scorso, dopo aver subito il 29 aprile precedente un tentativo di estorsione da parte di un certo Massimo poi identificato per Massimo Erodiani, presento’ una denuncia sia alla Procura della Repubblica di Roma si alla Federazione gioco calcio.
Erodiani chiese al calciatore la restituzione di 36mila euro per una mancata vincita. Nella denuncia ribadita oggi davanti al pubblico ministero Mario Ardigo’, Quadrini ha ripercorso tutta la vicenda.
Il magistrato al termine dell’interrogatorio ha deciso di mandare la denuncia e tutta la documentazione relativa al fatto alla Procura della Repubblica di Cremona.
Oggi Quadrini, che e’ assistito dall’avvocato Massimo Ciardullo, dopo essere stato ascoltato per oltre un’ora prima di lasciare il palazzo di giustizia ha ricordato i fatti. “Questa storia -ha detto- mi sta danneggiando. Sono in attesa di rinnovare il mio contratto ma i dirigenti della squadra stanno prendendo tempo.
Ribadisco che l’incontro in questione e’ stato regolarissimo e che ne’ prima ne’ dopo la partita sono stato avvicinato”.
Quanto al tentativo di estorsione, Quadrini ha detto di aver replicato alle richieste di Massimo Erodiani ribadendo di non aver mai fatto scommesse o promesso un suo intervento per favorire gli scommettitori.
“E’ a questo punto -ha detto il calciatore- che Erodiani mi confesso’ che a mettermi nei guai era stato Marco Paoloni, il portiere del Benevento. Lo conosco da otto anni -ha detto- abbiamo giocato insieme nel Teramo e trascorso vacanze insieme in Sardegna. Dopo aver ricevuto telefonate ed sms da Erodiani che mi confermo’ quanto mi aveva gia’ detto sulle scommesse, chiamai Paoloni. Mi chiese scusa tra le lacrime, disse che era nei guai e che mi aveva messo in mezzo”.
Ricordando la tempestivita’ con la quale furono presentate le denunce sia alla Procura della Repubblica sia alla Federazione calcio, l’avvocato Massimo Ciardullo ha detto che “gia’ nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura di Cremona c’e’ un passaggio che scagiona da ogni sospetto Quadrini. quanto alla denuncia presentata alla federazione, spiegai l’esistenza di una banda dedita alle scommesse. Ritengo che la Federazione avrebbe potuto intervenire subito, prima ancora che della vicenda si occupasse la magistratura ordinaria”.