Home Fiorano Giornata del Donatore a Fiorano e la storia speciale di un trapianto

Giornata del Donatore a Fiorano e la storia speciale di un trapianto


# ora in onda #
...............




Avis, Aido e Avf, con il patrocinio del Comune di Fiorano Modenese, festeggiano in Piazza Ciro Menotti la ‘Giornata mondiale del donatore’, l’ ‘Anno del volontariato’ e il ‘150° Anniversario dell’Unità d’Italia’. Dalle 9 alle 20 saranno presenti lo stand dell’Avid-Aido per raccogliere adesioni, con la possibilità di controllare la pressione, e uno stand gastronomico dell’Avf che preparerà tigelle e gnocco fritto. Il centro della piazza sarà occupato da gonfiabili per la gioia dei bambini.

Nella sala conferenze al piano terra del Palazzo Astoria, alle ore 11, a cura dell’Aido, sarà presentato il libro di Armando Federico Ceccati ‘Il trattore e la cariola’: l’autore racconterà la sua esperienza di trapiantato di cuore grazie al dono di una giovane spezzanese. Il libro, edito dall’Incontri di Sassuolo, è stato scritto anche da Laura Antinogene e Enrico Lusuardi.

Armando Federico Ceccati, nato a Milano l’8 maggio 1967, vive i suoi primi anni seguendo i genitori, che lavorano tra Lombardia e Piemonte come cuoco e guardarobiera. A sette anni si trasferisce nel paese natale del padre sull’appennino reggiano, dove vive tutt’oggi.

Impiegato in un industria del settore edile, nel dicembre 2003, in seguito ad una cardiopatia che degenera molto rapidamente, viene sottoposto a trapianto ortoptico di cuore, e proprio a seguito di tale esperienza si dedica a questo racconto autobiografico. Il racconto si snoda tra le sofferenze fisiche per la malattia e le sensazioni che il suo nuovo cuore gli procura dal momento del risveglio, raccontate quasi come se il suo nuovo cuore fosse una entità che vive di vita propria.

Ancora poco diffusa in Italia la cultura della donazione di organi. E’ recente la storia di Armando Ceccati, cui nel 2003 è stato trapiantato il cuore di Federico Lusuardi, morto in un incidente stradale. Da quel giorno è stato “adottato” dai genitori del giovane donatore. E’ una singolare storia di donazione di organi, protagonisti Armando e Federico, due giovani con percorsi di vita completamente diversi, che un giorno del dicembre 2003 si sono drammaticamente intrecciati. Una storia di generosità estrema e di infinita riconoscenza che, attraverso la donazione del cuore, ha unito nell’amicizia e negli affetti due famiglie. Il 6 dicembre 2003 si è verificato l’incidente che è costato la vita a Federico Lusuardi, 25 anni di Spezzano Modenese, e alla sua fidanzata Giulia. Armando Ceccati, all’epoca 36 anni e residente a Cavola di Toano, sofferente di grave forma di cardiomiopatia dilatativa, in quei giorni era in lista d’attesa per il trapianto di cuore.

“Il trattore e la cariola” e’ un’autobiografia scritta a sei mani sull’argomento dei trapianti d’organo, libera da giudizi etici. Il racconto si snoda tra le sofferenze fisiche per una cardiopatia progressiva che costringe il protagonista a un trapianto di cuore, e le nuove sensazioni che il suo nuovo cuore gli procura dal momento del risveglio, raccontate quasi come se il suo nuovo cuore fosse un’entita’ che vive di vita propria. Il libro è nato anche per sensibilizzare sull’argomento, e per raccogliere fondi per le varie Onlus che si occupano di trapianti. L’autore rivela: «Ho assunto il nome del mio donatore, regolarmente registrato all’anagrafe del comune di Toano. In certi casi la legge lo consente e io l’ho fatto perché sento la responsabilità di dover portare avanti anche la sua vita nei confronti della mia e della sua famiglia. A noi si è unita anche la famiglia di Giulia, la fidanzata di Federico morta nell’incidente, e quella della ragazza che ha ricevuto un rene da Giulia. Un’esperienza che insieme abbiamo raccontato nel libro ‘Il trattore e la carriola’