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Referendum: nota del Sindaco di Fiorano, Pistoni


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A Fiorano tutto è pronto affinché l’appuntamento referendario del 12 e del 13 giugno si svolga regolarmente e ancora una volta la chiamata degli elettori alle urne si trasformi in una festa della democrazia, quale espressione più alta e più importante della partecipazione dei cittadini al governo della comunità nazionale.

L’istituto del Referendum, talvolta sottovalutato e stiracchiato a fini di parte, è il momento nel quale le istituzioni e le forze politiche si pongono all’ascolto dei cittadini e della loro volontà su temi di grande rilevanza.

Io ho ovviamente le mie convinzioni relative ai quattro quesiti, ma ritengo che nelle consultazioni referendarie i cittadini possano e debbano esprimersi liberamente, rispetto alla propria appartenenza a un partito o all’adesione a una coalizione politica.

A Fiorano la rete composta dagli elettori impegnati ai seggi, dalle forze dell’ordine, dalla polizia municipale e dai volontari della sicurezza, dai dipendenti e dai collaboratori comunali, garantisce il diritto al voto e la possibilità di ogni cittadini ad esprimere il proprio convincimento; a tutti giunga il mio preventivo ringraziamento e quella dell’intera collettività fioranese.

Ai cittadini chiedo di non ignorare l’appuntamento referendario e di dedicargli l’attenzione necessaria, utilizzando queste ultime ore per approfondire i temi oggetti dei quesiti affinché in qualsiasi modo uno si esprima, esso sia davvero la rappresentazione della sua volontà e del suo pensiero, non la conseguenza di distrazione, disinformazione, abitudine alla delega in bianco.

Quest’anno ricorre il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia e in questi mesi abbiamo ripercorso il cammino svolto, ricordando gli eroi e i martiri che dai moti carbonari alla Resistenza fino ai nostri giorni, hanno consentito al nostro Paese di diventare una repubblica democratica nella quale ogni cittadino ha pari dignità, diritti e doveri. I nostri padri ci hanno consegnato un dono: il diritto al voto, che non possiamo banalizzare o svilire. Per questo anch’io, approvando il concetto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha parlato di ‘dovere’, andrò a votare.