Sono già arrivati a Poviglio, i tre giovani profughi nigeriani fuggiti dalla Libia dopo dell’accendersi del conflitto con lo Stato africano. I tre ragazzi sono arrivati a Poviglio nel tardo pomeriggio di giovedì. Una delegazione delle principali istituzioni del paese li ha accolti venerdì mattina in Municipio per dar loro un segno tangibile di solidarietà e vicinanza.
Il Comune della bassa, dopo Gualtieri, Novellara e Brescello, ha aderito così al coordinamento provinciale del piano di emergenza nazionale dei profughi provenienti dal Nord Africa, in seguito delle rivolte civili e della guerra in Libia.
“Li ho visti molto stanchi e provati dalle vicissitudini e dagli spostamenti degli ultimi mesi” – ha raccontato il Sindaco Manghi dopo l’incontro a cui hanno preso parte il Responsabile dei Servizi Sociali Marisa Paterlini, l’assistente sociale, il Maresciallo dei Carabinieri Francesco Vella, l’Ispettore della Polizia municipale Luca Falcitano e il curato Don Paolo Crotti.
Al momento dello scoppio della guerra i tre giovani profughi ospiti del comune della Bassa si trovavano in Libia dove lavoravano stabilmente lontani dalle proprie famiglie, residenti invece in Nigeria. Provati e preoccupati per la loro condizione di profughi hanno ringraziato i presenti manifestando, in lingua inglese, il desiderio di darsi da fare contribuendo in qualche modo, all’ospitalità loro riservata. Dalla sede municipale è stata data loro la possibilità di contattare telefonicamente le proprie famiglie, ancora all’oscuro delle loro vicissitudini e degli spostamenti che li hanno riguardati. Dopo la fuga dal paese di Gheddafi infatti, i giovani sono stati portati in Sicilia, successivamente a Campobasso per poi giungere nei centri di smistamento della protezione civile fino a Poviglio, dove sono stati accolti.
“Oltre ai bisogni primari queste persone hanno bisogno di sentire il calore umano di una comunità – ha commentato il Primo Cittadino. Il nostro comune, insieme agli altri comuni della Provincia, ottempera con senso di responsabilità all’accoglienza dei profughi, per i quali stiamo studiando un processo di inserimento sociale e lavorativo. La nostra è una comunità aperta ed accogliente – ha detto orgoglioso il Sindaco Manghi. Siamo certi che i povigliesi sapranno aiutare questi giovani in difficoltà a ritrovare un po’ di pace”.