“Non andrò a votare perché questa campagna referendaria è dominata da tanta pubblicità ingannevole. Il referendum è stato volutamente trasformato dai partiti di sinistra in una sorta di competizione utile solo per tentare di far cadere il governo. Fatica sprecata perché qualunque sia il risultato l’esecutivo continuerà la propria opera fino alla scadenza naturale. Questa scelta miope dell’opposizione ha fatto si che i temi dei quesiti referendari siano stati retrocessi in secondo piano per inseguire il sogno della ‘spallata’. Così i cittadini non sono stati messi nelle migliori condizioni di farsi una propria opinione per poter esprime un voto realmente consapevole su argomenti importanti. Incredibilmente, anche la scelta di non recarsi alle urne è stata demonizzata. Addirittura il Presidente della Repubblica ci ha fatto sapere che votare il referendum è un dovere di ogni buon elettore. Con grande rispetto ma con altrettanta franchezza dico che esprimo al meglio la mia volontà non partecipando a questa consultazione. Logicamente il risultato delle urne sarà ‘sacro’ e vincolante per tutti. Nel pieno esercizio dei miei diritti costituzionalmente garantiti voglio evitare di prender parte a questo ennesimo trappolone ai danni del popolo italiano. Per questo non mi recherò alle urne”.
Si è espresso così il Consigliere regionale del Popolo della Libertà Andrea Leoni in vista della consultazione referendaria del 12 e 13 giugno annunciando la propria intenzione di astenersi non recandosi alle urne.