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Reggio: il Secchi rimarrà nel Polo scolastico di via Makallé

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L’istituto per geometri “Secchi” rimarrà anche per il prossimo anno nel Polo scolastico di via Makallé. Lo ha annunciato oggi pomeriggio la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini, illustrando insieme agli assessori all’Istruzione e alle Infrastrutture, Ilenia Malavasi e Alfredo Gennari, la nuova riorganizzazione del Polo scolastico e ponendo fine alle polemiche degli ultimi giorni. “Polemiche che, francamente, non ho ben compreso, in quanto con docenti e famiglie era ancora in corso un confronto sul modo migliore col quale attuare a livello locale la riforma Gelmini ed il trasferimento del Secchi in via Cialdini era una possibile soluzione, non la soluzione definitiva”, ha esordito la presidente Masini.

“Noi non condividiamo la riforma Gelmini, soprattutto perché è una riforma senza soldi che ricade interamente sulle spalle degli enti locali, dei docenti, degli studenti e delle loro famiglie, ma rispettiamo le leggi e dunque l’attueremo, dopo un lungo e proficuo confronto con i dirigenti scolastici, con l’intento di qualificare ulteriormente il sistema scolastico reggiano e garantire sbocchi occupazionali ai nostri ragazzi – ha aggiunto Sonia Masini – Proprio a seguito della riforma, come ben sapete, abbiamo delineato un nuovo sistema d’istruzione per “poli”. Ci sarà il Polo tecnologico della meccanica e meccatronica incentrato sull’Iti Nobili che accorperà l’Ipsia e diventerà anche istituto superiore post-diploma e ci sarà anche un Polo tecnico della terra, con Zanelli, Motti e, appunto, Secchi. E’ un discorso, dunque, innanzitutto di contenuti e strategie, più che di muri e di aule, anche se è ovvio che sarà necessario unificare anche logisticamente questi poli”.

Da qui, dunque, la decisione di avvicinare il Secchi a Motti e Zanelli a Coviolo: “Abbiamo progettato da tempo una nuova scuola in via Fratelli Rosselli, il cui primo lotto prevede una spesa di 5,2 milioni, ma i tagli del Governo nell’ultimo bilancio ci hanno ridotto le risorse per 6 milioni – ha detto la presidente Masini – La Provincia è comunque intenzionata a realizzarla, ma prima di un paio d’anni la scuola non potrà ovviamente essere pronta”. Nello stesso tempo, l’avvio del Polo tecnologico che ruota intorno al Nobili rende necessario trovare nuovi spazi al Polo scolastico di via Makallé per ospitare il biennio dell’Ipsia Lombardini, l’indirizzo moda del Galvani, ma anche per venire incontro alle maggiori esigenze di Matilde di Canossa e Bus Pascal.

“Da qui era nata l’ipotesi di trasferire il Secchi in via Cialdini, una semplice ipotesi ora superata proprio grazie al confronto con il corpo docente, gli studenti e lo stesso Collegio geometri ed all’intenzione che hanno manifestato di rinunciare all’ultimo piano della sede di via Makallé, un esempio di disponibilità e di civiltà che merita di essere evidenziata”, ha detto la presidente Masini ringraziando anche “dirigenti e tecnici della Provincia per il lavoro di queste ore che ha reso possibile trovare una soluzione condivisa da tutti”.

Attuando anche al Secchi la rotazione delle classi tra aule tradizionali e laboratori, sul modello dei campus americani, il Secchi rinuncerà a 11 delle attuali 20 aule utilizzate (alcune delle quali molto ampie) che, grazie a interventi della Provincia, diventeranno 14 aule da destinare al Matilde di Canossa. Altre 6 aule saranno ricavate dagli uffici che Reggio Emilia Innovazione lascerà liberi nel cosiddetto “tempietto”, altra struttura presente all’interno di via Makallé, mentre un nuovo prefabbricato – che verrà realizzato sempre dalla Provincia entro l’estate – consentirà al Bus di avere altre aule (da 2 a 4). In questo modo, in via Makallé saranno assicurate non solo la permanenza del Secchi – in attesa del trasferimento al nuovo polo di Coviolo – ma anche le 19 aule necessarie a biennio Lombardini e Galvani-moda.

“Complessivamente, il Polo scolastico di via Makallé potrà contare da settembre su 151 aule e 65 laboratori e sarà così in grado di ospitare 4.600 studenti, rispetto agli attuali 4.000, grazie all’impegno di una Provincia che, come confermano i 46,5 milioni investiti dal 2004 a oggi, crede fortemente nell’importanza del nostro sistema scolastico”, hanno concluso gli assessori Malavasi e Gennari.