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Babele: la festa finale dove le culture si ‘mangiano’


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Si è svolta ieri sera, venerdì 10 giugno, la festa finale del Gruppo Babele, il gruppo di attività educative gestito dalla parrocchia di Fiorano in collaborazione con il Comune di Fiorano Modenese, impegnando lungo tutto l’arco della stagione scolastica educatori professionali affiancati da volontari. Babele è nato nel 1990 e da allora accompagna la crescita sotto il profilo scolastico e personale di ragazzi dagli 11 ai 20 anni, puntando sul senso della cooperazione, della solidarietà, attraverso la pratica continua dell’ascolto, dell’attenzione verso la persona, a cominciare dalle più semplici pratiche quotidiane.

Nell’esperienza di Babele centrale è il gruppo, come luogo in cui esercitare il rispetto per l’altro, come esempio in cui ciascuno può partecipare indipendentemente dalle sue condizioni iniziali, anche di carenza di diverso tipo. Per esempio, una squadra di calcio dove tutti a turno giocano, sperimentando che ciascuno ha un valore come persona, indipendentemente dalle sue qualità agonistiche.

I ragazzi seguiti durante l’anno sono circa sessanta distribuiti nell’arco della settimana e l’iscrizione è gratuita, con la libertà, per i ragazzi di scuola media e superiore, di scegliere quali giorni frequentare da lunedì a venerdi. Durante i pomeriggi, dalle 14.30 alle 17.30-18, si svolgono attività di accoglienza, di recupero scolastico e compiti, attività ricreative, ludiche, sportive (pallavolo, nuoto, calcio, giochi da tavolo, laboratori creativi, chiacchiere, ecc.).

Anche la conclusione delle attività con una festa finale è diventata una tradizione che consente di fare incontrare a tavola le tante culture delle famiglie dei ragazzi frequentanti. Infatti la festa, dopo la messa celebrata da Don Stefano e animata da ragazze e ragazzi di Babele, entra nel vivo con la consegna dei diplomi a tutti i partecipanti e con la consegna degli attestai di riconoscenza per i volontari e per i ragazzi che, nel corso dell’anno, hanno saputo mettere in campo particolari doti di attenzione e di servizio al gruppo. Hanno partecipato alla festa il parroco Don Giuseppe Albicini, il sindaco Claudio Pistoni, gli assessori Maria Paola Bonilauri e Marco Busani

Inizia quindi la cena ‘sotto le stelle’, quest’anno al coperto del Salone del Pellegrino di fianco al Santuario per contrastare le condizioni atmosferiche, nella quale ogni famiglia porta un piatto della propria tradizione. Ci sono quindi, fra gli altri, il riso bramati, le nuvolette di gamberi, il cous cous di fianco alla riganata calabrese, il batbut, la bastela e la torta Samira per un totale di 25 proposte, servite insieme alla pizza per gli oltre 100 partecipanti.

La serata ha previsto anche il resoconto sul progetto della legalità, l’esposizione del modellino del nuovo centro parrocchiale di Ubersetto costruito da ragazzi e volontari di Babele, la proiezione del video I need you, la premiazione dei piatti tradizionali, giochi a squadre e musiche.