Sciopero di 8 ore oggi negli stabilimenti della Stilma Acciai di San Cesario e Campogalliano contro l’indisponibilità della proprietà a rinnovare il contratto integrativo aziendale. L’azione di lotta segue a un precedente sciopero articolato di 4 ore nelmese di maggio in entrambi gli stabilimenti ed è stata proclamata daisindacati metalmeccanici Fiom/Cgil e Uilm/Uil insieme al Coordinamento Rsu degli stabilimenti Stilma.
L’adesione allo sciopero odierno è del 100% in entrambi gli stabilimenti, mentre alta è anche la partecipazione dei lavoratori al presidio attualmente in corso davanti ai cancelli della sede principale della Stilma a Modena in via Emilia Ovest 960 (presidio che andrà avanti sino alle 14 di oggi pomeriggio).
Gli stabilimenti Stilma nel modenese sono infatti tre, e “mentre nello stabilimento principale, quello di Modena città, si fa contrattazione da 40 anni, negli stabilimenti in provincia questo diritto è di fatto negato” affermano i sindacalisti Simone Selmi e Massimo Valentini Fiom/Cgil e Alberto Zanetti Uilm/Uil.
La piattaforma per il contratto integrativo aziendale è stata presentata per tempo, sia a San Cesario (dove non è mai stata fatta contrattazione di secondo livello) sia a Campogalliano dove si tratta del rinnovo del contratto scaduto a fine 2010.
“In entrambi gli stabilimenti la proprietà ha però fatto capire che non intende fare contrattazione aziendale – spiegano i sindacalisti – limitandosi a dichiarare di essere disponibile ad un’erogazione unilaterale una tantum annuale, senza stabilire né una cifra certa, né alcun parametro di produttività”.
Alle ore 11 di stamattina è previsto l’incontro tra la Rsu della Stilma stabilimento di Modena e la proprietà, per il rinnovo dell’integrativo aziendale dello stabilimento modenese.
La Rsu chiederà alla proprietà di aprire le trattative anche per il contratto di San Cesario e Campogalliano e dalle risposte che riceveranno oggi i delegati dipende se si continuerà o meno con le azioni di lotta.
Anche la trattativa sullo stabilimento di Modena è comunque in salita visto che al proprietà si rifiuta di trattare con le Organizzazioni sindacali e solo con la Rsu di stabilimento. Inoltre, ha già messo sul tavolo la richiesta di passare da 7 ore pagate 8, a 7 ore 2 mezzo pagate 8 (quindi con la restituzione di mezz’ora) e ha presentato una tabella salariale per cui in relazione agli stessi quintali prodotti di acciaio propone però meno salario.