Un aiuto concreto alla ripresa delle aree artigianali e un incentivo alle imprese che vogliono investire. Con questi obiettivi, il Comune di Modena e il Consorzio Attività Produttive Aree e Servizi stanno realizzando a est e a ovest del territorio comunale due nuovi comparti Pip (Piano insediamenti produttivi). Il Consorzio, formato da 13 Comuni tra cui Modena, acquisisce i terreni e li attrezza con tutti i servizi per poi cedere lotti a costi vantaggiosi alle aziende che si insediano.
“Nei due nuovi Pip si insedieranno prevalentemente imprese del manifatturiero meccanico”, spiega Daniele Sitta, assessore comunale alla Programmazione territoriale. “Quelle che han già ottenuto l’assegnazione occupano dai 10 ai 50 dipendenti. Considerando che le aziende che si spostano in queste aree lo fanno per la necessità di ampliarsi, si può ragionevolmente ipotizzare, ad assegnazione completata, un aumento del livello occupazionale”, conclude Sitta.
I due nuovi Pip sono classificati con i numeri 2 (via Pica) e 10 (Ponte Alto sud).
Il comparto Pip 2, nella zona Est di Modena, diviso in due porzioni sui due lati della via Pica, è in fase di realizzazione da parte della ditta Turchi Cesare srl, che si è aggiudicata l’appalto nell’aprile di quest’anno. La fine dei lavori è prevista a fine dicembre, per un costo di un milione 590 mila euro. La prima porzione del Pip, a ovest di via Pica, ha una superficie di 50 mila 600 metri quadri; la seconda, adiacente al margine est della stessa strada, è di 7 mila 674. Complessivamente la superficie edificatoria è di 18 mila 900 metri quadri. I lotti in cui è diviso il comparto sono quattro: tre sono già stati assegnati a singole ditte (al prezzo di 130 euro al metro quadro) e il quarto, di 6 mila 752 metri quadri, è destinato a un programma di edilizia convenzionata, in corso di approvazione, per la realizzazione di capannoni a schiera per laboratori artigianali dai 160 ai mille metri quadri di superficie, da vendere a prezzo concordato con il Consorzio a due imprese modenesi (Immobiliare Cerma Spa e Gv Sas).
Per il comparto Pip 10, approvato con delibera del Consiglio comunale del 20 aprile 2009, che nascerà in zona Ponte Alto sud, in località Bruciata, è pronto il progetto esecutivo delle opere di urbanizzazione primaria, mentre sta per essere ultimato quello preliminare relativo alla costruzione e gestione della centrale e della rete di teleriscaldamento. Si prevede l’aggiudicazione provvisoria a fine ottobre 2011, l’inizio lavori a maggio 2012 e la fine nei primi mesi del 2013. Il Pip 10 sarà la prima area produttiva ecologicamente attrezzata realizzata a Modena, e una delle prime in regione. Sarà un insediamento in cui si cercherà di minimizzare gli impatti sull’ambiente, sui residenti e sui lavoratori, attraverso la salubrità e la sicurezza dei luoghi di lavoro (per esempio con una buona illuminazione naturale, buone condizioni di areazione e controllo del rumore). Inoltre, il Pip 10 sarà connesso al teleriscaldamento con un impianto di cogenerazione, cioè un sistema di produzione di energia elettrica e termica che consente di utilizzare l’energia termica prodotta per fornire alla aziende acqua calda utilizzabile per il riscaldamento e il raffrescamento, con risparmi sui consumi e sulle emissioni di anidride carbonica. “Il progetto ha beneficiato di un finanziamento regionale di 2 milioni 814 mila euro- afferma Andrea Casagrande presidente del Consorzio- che la Provincia di Modena ha destinato a questo intervento. Il lavoro congiunto delle Istituzioni locali (Comune, Provincia e Consorzio) ha reso possibile affrontare questa non facile realizzazione. Ci impegneremo al massimo per dare questi nuovi servizi alle nostre imprese.”
L’area su cui sorgerà il Pip 10 è un ambito territoriale a prevalente vocazione artigianale e industriale e costituisce il completamento dell’ultima area inedificata compresa tra la tangenziale a nord e la via Emilia ovest a sud. Il nuovo comparto produttivo si estende su una superficie territoriale di 112 mila 867 metri quadri per una superficie fondiaria di 58 mila 721 e una superficie utile di 35 mila con una percentuale di intervento pubblico del 70%. Il costo delle opere è di 4 milioni 770 mila euro. I lotti saranno 11 al prezzo di vendita di 185 euro al metro quadro.
Per le cessioni sono state contattate 46 ditte in graduatoria; 20 hanno risposto e finora cinque hanno confermato.
Come previsto dalle norme, nel Pip 10 si realizzerà una fascia boschiva di essenze autoctone nell’area compresa tra la tangenziale e le aree edificabili, al fine di mitigare l’impatto visivo e ridurre l’inquinamento acustico e atmosferico. All’interno del comparto è prevista la realizzazione di parcheggi pubblici e di un percorso ciclabile. La viabilità principale, sull’asse mediano del comparto, prevede la costruzione di una rotatoria per connettersi al comparto adiacente, il Pip 8, orientando i flussi di merci verso la tangenziale in modo da alleggerire via Emilia ovest dal traffico pesante. Nella parte sud, la viabilità si connetterà con via Rosmini attraverso l’adeguamento stradale di un tratto di via Ponte Alto sud.