Home Attualita' Serri, Fillea/Cgil Modena: lo sviluppo urbano è una leva di cui non...

Serri, Fillea/Cgil Modena: lo sviluppo urbano è una leva di cui non si può fare a meno

# ora in onda #
...............




Vorrei partire con una citazione di “Tucidide nell’encomio di Pericle”: “Come in piena libertà viviamo nella vita pubblica cosí in quel vicendevole sorvegliarsi che si verifica nelle azioni di ogni giorno, noi non ci sentiamo urtati se uno si comporta a suo gradimento, né gli infliggiamo con il nostro corruccio una molestia che, se non è un castigo vero e proprio, è pur sempre qualche cosa di poco gradito”.

Nella discussione che è in atto sull’evoluzione della città di Modena e della sua provincia, sgombrerei quindi il campo dal pregiudizio che cerca di spiegare tutto come un dibattito tutto interno al PD, a fronte invece di una discussione dove è giusto che tutti i soggetti, singoli ed associati, portino il loro contributo.

Come segretario generale dell’organizzazione sindacale dei lavoratori edili della CGIL, ho più volte pubblicamente preso posizione, su mandato dell’organo dirigente, in termini non strumentali, sulla necessità di utilizzare al meglio la funzione anticiclica del comparto delle costruzioni, sia in termini generali che per l’economia di Modena. Funzione anticiclica che può essere svolta sia verso il grande tema della casa che dell’assetto urbano di Modena e dell’area circostante della provincia di Modena.

Il dato non eludibile è che Modena città, negli anni passati, è cresciuta poco, scaricando sui comuni della cintura le esigenze di alloggi dei modenesi. In questa fase poi siamo nella paradossale condizione in cui sul mercato restano invendute case su un livello di prezzo che non coincide con la domanda, domanda che invece è per case a prezzi calmierati o per l’affitto.

Queste esigenze poi diventano drammatiche, in modo particolare per chi le vive, e immagino anche per le Amministrazioni comunali che, con quella burletta di “Federalismo fiscale” e il trinariciuto “Patto di Stabilità” approvato dal PDL+LegaNord e difeso dagli esponenti locali di questi partiti, si vedono costrette ad affrontare le emergenze senza le necessarie risorse.

Vedo con favore quindi il proficuo dibattito innescato dagli Stati Generali sui temi indicati dal Sindaco, pensiamo sia necessario ridefinire indirizzi e dare gambe coerentemente al programma amministrativo che ha portato questa Amministrazione al governo della città.

Senza ideologismi vanno quindi affrontate le questioni che sono note come “zone F”. A me pare che stiamo parlando di risposte possibili, di qualità adeguata alle possibilità date.

Abbiamo un enorme bisogno, oltre che di parlare di innovazione e ricerca, di come determiniamo l’evoluzione del mercato interno, di come diamo avvio alla riqualificazione urbana, alla infrastrutturazione della nostra città e della nostra provincia.

Positivo, quindi, al di là delle scelte che verranno fatte, che si parli della piscina al parco Ferrari in una logica di riqualificazione complessiva dell’area in una visione moderna di area attrezzata come “infrastruttura” che aiuti la qualità della vita dei cittadini modenesi.

Lo sviluppo urbano è una leva della quale non si può fare a meno per pensare ad un’evoluzione positiva della situazione economico-sociale della nostra provincia.

Così come è necessario attivare scelte che rilancino il comparto costruzioni che è ancora nel pieno della crisi, senza che i flebili accenni di ripresa di quelle imprese che operano sulle esportazioni, si siano riflessi, ad esempio, sul dato occupazionale.

Il settore delle costruzioni ha pagato duramente la crisi con un calo che è intorno al 35% e non ci sarà sviluppo solido se, con interventi rapidi e decisi, non si bloccherà il rischio di collasso del settore.

(Sauro Serri, segretario sindacato edili Fillea/Cgil Modena)