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Confartigianato Emilia Romagna a Salsomaggiore per la conferenza programmatica


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E’ Salsomaggiore la location scelta da Confartigianato Emilia Romagna per la Conferenza programmatica, due giorni di lavori che si articoleranno sul tema: “FEDERALISMO E ASSOCIAZIONISMO D’IMPRESA: problematiche e prospettive”.

«E’ un appuntamento fondamentale per l’Associazione – spiega il Presidente Marco Granelli – dal quale usciranno le priorità che caratterizzeranno l’agenda dell’associazione nei prossimi mesi. Una occasione fondamentale per fare il punto della situazione, ovvero per analizzare l’andamento dell’economia regionale, e da questo trarre le indicazioni per le richieste da presentare alle istituzioni, partner fondamentali per realizzare misure a sostegno delle imprese».

La crisi economica, conseguente alla tempesta finanziaria, dopo oltre tre anni non si è ancora completamente risolta e non si vede la fine del tunnel. Nonostante diversi segnali di ripresa iniziati nel 2010, specie su fatturato, produzione, export e crescita del Pil, non abbiamo raggiunto i livelli pre-crisi. «Le ricadute più pesanti, specie in Emilia-Romagna – prosegue Granelli – si sono riscontrate sul manifatturiero (in particolare meccanica, edilizia-ceramica, tessile abbigliamento, trasporti) coinvolgendo tutte le tipologie di imprese, con effetti significativi sulle piccole e micro. Il settore artigiano nella nostra regione ha registrato un saldo negativo di quasi 5 mila imprese nel biennio 2009-2010, pur confermandosi un comparto decisivo per l’economia regionale. L’artigianato dell’Emilia-Romagna, con oltre 144.000 imprese e quasi mezzo milione di addetti, rappresenta un settore fondamentale per l’economia della nostra Regione (11,5% del PIL, 15% dell’export, 20% degli occupati). In Emilia-Romagna si registra tra l’altro la maggior incidenza di artigianato sul totale delle imprese: 31 imprese artigiane ogni 100 imprese totali (Veneto 28, Lombardia 27, Piemonte 29) con una diffusione record di 35 imprese artigiane ogni 1.000 abitanti, rispetto ad una media nazionale di 25».

L’emergenza più stringente è quella del lavoro: «Abbiamo registrato un aumento della disoccupazione, specie giovanile. L’aumento della cassa integrazione ordinaria, ma soprattutto straordinaria a seguito di chiusure o forti ristrutturazioni aziendali, ha fatto esplodere la domanda di ammortizzatori in deroga, con un trend che non segnala una netta inversione di tendenza anche nei primi mesi del 2011».

«Per uscire dal tunnel della crisi è indispensabile una seria politica economica che non si limiti al pur necessario contenimento della spesa pubblica a tutti i livelli – spiega Granelli – ma punti alla crescita e allo sviluppo con adeguati interventi di sostegno alle imprese e alle famiglie. Su queste tematiche occorre fare sintesi dei diversi interessi particolari, abbandonando ogni tentazione di autosufficienza. Confartigianato Emilia Romagna chiede di passare da politiche congiunturali per superare la crisi a politiche per la crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva, in linea con la strategia europea che propone tre priorità: sviluppare un’economia basata sulla conoscenza e l’innovazione – promuovere un’economia più efficiente sotto il profilo delle risorse più verde e più competitiva – sostenere un’economia con alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale».

Queste le misure proposte da Confartigianato Emilia Romagna:

• sostegno al sistema delle imprese come soggetto imprescindibile per far ripartire l’economia e rilanciare il mercato del lavoro;

• sostegno ai processi di ricerca industriale, innovazione e sviluppo delle imprese, anche attraverso nuove forme di aggregazione e di rete, nonché a sostegno dei distretti tecnologici per garantire competitività al sistema industriale;

• promozione di politiche per l’internazionalizzazione del nostro sistema produttivo mediante azioni per le imprese e le loro forme aggregate;

• sviluppo del credito e della finanza per il sistema produttivo, mediante il rafforzamento consorzi fidi di valenza regionale, dei fondi di garanzia e co-garanzia, dei fondi rotativi e per il capitale di rischio delle imprese;

• sviluppo della nuova programmazione energetica regionale per sostenere la diffusione delle fonti rinnovabili, dell’efficientamento energetico e lo sviluppo della green economy;

• investimenti pubblici per migliorare la competitività del sistema territoriale regionale;

• programmazione di azioni formative volte a qualificare e innalzare le competenze dei lavoratori con particolare attenzione ai lavoratori interessati da provvedimenti di ammortizzatori sociali;

• efficienza e sburocratizzazione; dare risposte concrete alle esigenze delle piccole imprese sui tempi e sui costi degli iter burocratici, riducendo o eliminando documentazioni cartacee, modificando procedure datate di autorizzazioni, licenze, inizio attività. I controlli, anche rigorosi, debbono essere ex-post e no ex-ante per non mortificare la voglia di intraprendere.

• Sussidiarietà orizzontale; tenuto conto delle minori risorse per gli Enti Locali, occorre praticare al massimo politiche di coinvolgimento attivo del privato.

• Procedere lungo la strada della razionalizzazione e del riordino istituzionale attraverso una urgente e corretta attuazione del federalismo fiscale, che consenta di responsabilizzare i governi locali rispetto a controllo e qualificazione della spesa pubblica, e di costituire un nuovo patto fiscale, riducendo il peso del prelievo su imprese, lavoro e famiglie.

La conferenza viene realizzata con il sostegno di Cariparma: «Il nostro Gruppo, storicamente radicato in questo territorio, ha sempre garantito il proprio sostegno alle imprese della Regione grazie anche alla partnership consolidata con Confartigianato Emilia Romagna – ha dichiarato Massimo Tripuzzi, Direttore Centrale Retail Private di Cariparma – Nel 2010 abbiamo erogato oltre 300 milioni di € di finanziamenti a medio lungo termine a favore delle 12.000 PMI clienti, di cui oltre il 40% con il supporto del Consorzio di Garanzia Unifidi. L’obiettivo è quello di intensificare ulteriormente il nostro impegno favorendo il credito alle imprese artigiane grazie a strutture, servizi e prodotti dedicati. In particolare attraverso programmi di sviluppo per favorire l’internazionalizzazione, un servizio qualificato per la consulenza e l’assistenza finanziaria per gli investimenti finalizzati al risparmio energetico, specialisti di prodotto dedicati alle esigenze delle PMI, tempi ridotti per l’erogazione del credito».

PROGRAMMA CONFERENZA PROGRAMMATICA “FEDERALISMO E ASSOCIAZIONISMO D’IMPRESA: problematiche e prospettive”

A Salsomaggiore Terme, Palazzo dei Congressi Venerdì 17 e Sabato 18 giugno 2011

VENERDI

Ore 15 = Saluto delle autorità

Ore 15,30 = Relazione Introduttiva di Marco Granelli, Presidente Regionale di Confartigianato Emilia Romagna

Ore 16 = Relazione base di Enrico Quintavalle, responsabile ufficio studi Confartigianato

ore 16,45 = Intervento Prof. Patrizio Bianchi, Assessore Regionale Scuola Formazione professionale Università e Lavoro.

Ore 17,30 = Intervento del dott.Massimo Tripuzzi, Direttore Centrale Retail Private di Cariparma, Crédit Agricole

Ore 18 = Saluto di S.E. Mons.Carlo Mazza, Vescovo di Fidenza.

Ore 18,30 = Discussione

Ore 20 = Conclusione dei lavori della prima sessione e cena

SABATO

Ore 9 = Apertura della seconda sessione

Relazione su “Le proposte di politiche per l’artigianato per la Regione Emilia Romagna” Gianfranco Ragonesi Segretario regionale di Confartigianato Emilia Romagna

Ore 10 = Discussione

Ore 11 = Tavola rotonda su “Quale futuro per la Confartigianato?” relatori : Marco Granelli, Giorgio Merletti, Giorgio Natalino Guerrini.

Ore 12,30 = Conclusione dei lavori

Ore 13 = Pranzo