Home Modena Edilizia scolastica, il Pd modenese: serve un’indagine parlamentare

Edilizia scolastica, il Pd modenese: serve un’indagine parlamentare

# ora in onda #
...............




Si tiene oggi a Roma la Conferenza nazionale del Pd sull’edilizia scolastica. Nel corso della conferenza verrà illustrata la proposta di legge per istituire una commissione parlamentare d’inchiesta sull’edilizia scolastica che ha come prima firmataria l’on. Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in commissione Istruzione e cultura della Camera.

«L’edilizia scolastica è in uno stato drammatico. I finanziamenti stanziati non riescono ad essere spesi e l’Anagrafe dell’edilizia scolastica, nata per essere uno strumento fondamentale per la programmazione, non è ancora utilizzabile. Siamo arrivati al paradosso che il comitato interministeriale prezzi (Cipe) chiede conto ai due ministri delle Infrastrutture e dell’Istruzione (cioè come chiedere a se stessi) lo stato degli interventi in atto o da realizzare. Per esempio, le risorse destinate nel 2006, pari a 300 milioni di euro sono state spese soltanto per il 50 per cento. Colpa anche della scelta del governo Berlusconi di esautorare l’attività di programmazione delle Regioni e degli enti locali. Bisogna inoltre fare luce sul destino dei 350 milioni di fondi Fas attribuiti lo scorso anno per finanziare 1552 interventi selezionati dal ministero ma di cui non è ancora noto l’avvio di assegnazione.

L’indagine parlamentare è resa necessaria anche per far luce sugli effetti determinati dal federalismo fiscale che ignora completamente il tema (nonostante la competenza sia degli enti locali) e sulle intenzioni espresse dal governo nel recente Def. Intenzioni che meritano una valutazione a parte in quanto preludono a scenari inquietanti. Assistiamo infatti alla riproposizione del metodo Bertolaso-Protezione civile, in quanto il Ministero assume un ruolo da commissario per gli appalti e la realizzazione delle opere, senza tuttavia destinare risorse e facendo addirittura sparire quelle previste in passato da altri provvedimenti. E poiché le opere non si possono fare a costo zero ci domandiamo attraverso quali meccanismi finanziari questi progetti saranno realizzati».