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Politiche sociali, più richieste di aiuto nel 2011 a Fiorano


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Nonostante i primi segnali di ripresa economica, la situazione di tante famiglie fioranesi è ancora difficile e a dimostrarlo c’è l’aumento di ricorsi, nei primi sei mesi del 2011 rispetto allo stesso periodo del 2010, all’aiuto dell’assessorato alle Politiche sociali e suoi uffici, per il sostegno alle situazioni di difficoltà economica. Per condizioni che fra l’altro appaiono ancora più complesse di quelle affrontate in passato, con un grande impegno logistico ed economico (nel 2010 oltre 1 milione per interventi di sostegno).

“Sta chiaramente emergendo – spiega l’assessore alle politiche sociali Maria Paola Bonilauri – la realtà di un tessuto socio-culturale assai fragile, che lascia tante famiglie disorientate, con una debole capacità di reazione e di riorganizzazione autonoma e che manifesta sempre più spesso segnali di difficoltà nella gestione della propria vita. Per questo accanto agli interventi di natura economica, stiamo attuando anche quelli di affiancamento educativo e di gestione della quotidianità: un’offerta di sostegno specifica dell’Amministrazione fioranese, con uno staff di operatori dedicati”.

I numeri dicono che il ricorso ai Servizi sociali comunali si mantiene ancora a livelli molto alti nella prima parte del 2011, nonostante i segnali di ripresa economica. Da gennaio ad aprile lo Sportello sociale ha registrato (tramite sportello, telefono, mail) 3071 contatti (gennaio721, febbraio 781, marzo 725, aprile 844), di cui 2324 da italiani, 767 da stranieri extracomunitari. Prevalenti i contatti per assistenza sociale generalizzata: 1333; e per problemi riguardanti la casa: 742.

I due problemi principali attualmente riguardano la casa e lo studio e l’occupazione giovanile.

“Nel primo caso – spiega Maria Paola Bonilauri – ci troviamo di fronte a sfratti reiterati e a persone che non riescono più a trovare risposta nel mercato privato; quasi quotidianamente emergono nuovi casi di emergenza abitativa. I rimedi posti in campo sono stati nuovi contratti di garanzia e anche una serie di alloggi di emergenza nella casa di proprietà comunale in via Cameazzo. Ma anche questi tipi di alloggio sono ormai prossimi alla saturazione.

Il secondo problema riguarda da un lato la rinuncia alla prosecuzione degli studi da parte di molti ragazzi, a causa di nuclei famigliari colpiti dalla recessione; dall’altro la disoccupazione giovanile che si diffonde anche in questo territorio. Stiamo approntando alcuni strumenti di sostegno: risorse che garantiscano per almeno tre anni la frequenza universitaria a ragazzi meritevoli, percorsi di inserimento lavorativo per giovani under 30-35, una sorta di stage aziendali che forniscano un contributo al reddito e un’occasione di formazione professionale da spendere per il futuro. L’impegno per questi capitoli è previsto in 150mila euro”.