Quasi 500 giocatori di ruzzolone provenienti da diverse province del nord e del centro Italia si sfideranno da venerdì 24 a domenica 26 giugno a Sestola in occasione del Campionato italiano a squadre. La manifestazione è organizzata dal gruppo tiratori ruzzolone Fondovalle di Sestola con il patrocinio del Comune, della Provincia di Modena, della Regione e del Coni in quanto il ruzzolone fa parte della Federazione italiana giochi e sport tradizionali (Figest).
«Questa disciplina sportiva – sottolinea Stefano Vaccari, assessore provinciale con delega allo Sport – nel modenese vanta un’antica tradizione che prosegue tuttora grazie anche alla passione di numerosi praticanti di tutte le età», mentre per il sindaco di Sestola Marco Bonucchi «la manifestazione ha anche un sicuro richiamo turistico come tutti gli eventi sportivi sui quali stiamo puntando per sviluppare ulteriormente la nostra capacità di attrarre nuovi turisti».
Modena è una delle capitali della ruzzola nazionale con 27 gruppi sportivi attivi e oltre 1200 giocatori iscritti (in Italia sono oltre 3000 i praticanti). Le gare si svolgeranno nei “treppi” di Val di Sasso, come vengono chiamati le piste di circa 400 metri dedicate al ruzzolone.
Venerdì 28, dopo il ritrovo degli atleti, alle 17,30 si svolge la cerimonia di apertura, mentre le gare partono sabato 25 con le eliminatorie per categoria (A,B e C). Domenica 26 dalle ore 8 prendono il via le semifinali e le finali con premiazioni alle ore 13.
Durante tutto il periodo della manifestazione funzionerà un punto ristoro con specialità gastronomiche della montagna modenese.
NEL MODENESE ATTIVI 11 IMPIANTI. UN GIOCO ANTICO DIFFUSO IN TUTTO L’APPENNINO
Attualmente sono 11 nel modenese gli impianti sportivi per la pratica del lancio del ruzzolone. Ciascuno dispone di almeno cinque o sei piste di gara (treppi) in terra battuta. Gli impianti si trovano ad Acquaria di Montecreto, località Fogni; a Montese, località Bago; a Sestola, località Val di Sasso; a Lama Mocogno; a Polinago, località Cuccorosso; a Fanano; a Pavullo; località Coscogno; a Gorzano di Maranello; a Spezzano, in comune di Fiorano; a Vignola; a Zocca, località San Giacomo; a Savignano sul Panaro.
Oltre che nel modenese, il ruzzolone è praticato un po’ in tutto l’Appennino tosco-emiliano, nelle montagne dell’Italia centrale e in Lombardia.
Il ruzzolone è un gioco fatto di pochi gesti, misurati e sapienti, scanditi secondo un rituale antico di secoli: il lancio, utilizzando una cordella con rocchetto, lungo una pista che può anche essere una strada o un prato, dove sono fissati alcuni pali (i cosiddetti “biffi” e “rovesci”) per creare altrettanti passaggi obbligati al fine di valorizzare l’abilità dei lanciatori.
Le origini di questo gioco risalgono, secondo diversi studiosi, addirittura ai tempi degli Etruschi (III secolo A.C.), quando i pastori si divertivano a lanciare le forme di formaggio lungo i pendii tra la Garfagnana e il Frignano.
La prima testimonianza del gioco del ruzzolone è documentata nel XV secolo in Toscana. Il ruzzolone resta un passatempo per gli abitanti della montagna fino al secolo scorso quando divenne uno sport vero e proprio. Il primo campionato provinciale modenese si disputò a Zocca nel 1927.