Home Politica Filippi (PDL): ‘Dagli industriali un contributo di idee’

Filippi (PDL): ‘Dagli industriali un contributo di idee’

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La relazione svolta dal presidente dell’Associazione industriali di Reggio Emilia, Stefano Landi, in occasione dell’assemblea annuale, costituisce, un significativo contributo di idee che tutti i soggetti, sociali e politici, dovrebbero tenere ben presente.

Da Landi abbiamo avuto la conferma che il sistema industriale reggiano ha tenuto, anche grazie alle politiche del Governo Berlusconi. Stiamo uscendo dalla crisi, il trend è positivo. Abbiamo risposto alla crisi meglio di altri paesi europei. Abbiamo tenuto dal punto di vista della coesione sociale, investito 37 miliardi di euro a sostegno della cassa integrazione straordinaria: fondi per gli ammortizzatori sociali. Stiamo lavorando, attraverso la riforma della pubblica amministrazione, per rendere il sistema più snello.

Landi ha affermato che il sistema delle relazioni industriali attuale deve essere riformato. In effetti, è ormai chiaro a tutti che la divisione tra le Organizzazioni sindacali, l’irrompere delle sentenze nelle relazioni tra aziende e sindacati, il ritorno di un antagonismo fuori dalla storia, rappresentano, nel loro insieme, un fardello negativo sia per l’economia che per il progresso sociale.

Condivido il progetto dell’Associazione industriali di fare di Reggio Emilia una “capitale mediopadana” partendo dall’esperienza dell’Alta velocità; progetto che presuppone una visione policentrica che va al di là dei confini della nostra provincia.

In realtà, la capacità progettuale delle amministrazione Delrio, si è dimostrata di corto respiro e di limitati orizzonti; lo dimostra il fatto che l’unico progetto strategico finora realizzato è stato quello di Iren.

E’ giusto guardare all’area nord di Reggio Emilia come ad un progetto urbanistico d’insieme, anziché come sommatoria di singole realizzazioni, ma non si può sottacere il fatto che i singoli interventi ed i loro contenuti fanno la differenza.

E’ stato opportuno il richiamo al fatto che il Tecnopolo non dovrà essere solo una operazione immobiliare, ma rappresentare il radicamento a Reggio Emilia della ricerca e del trasferimento tecnologico, a vantaggio delle imprese e del territorio.

La mia preoccupazione, invece, è che dietro il Tecnopolo vi possa essere esclusivamente una colossale operazione immobiliare, senza ricadute positive sul sistema industriale e sulla ricerca.

Condivido infine la proposta avanzata dall’Associazione industriali di Reggio Emilia di realizzare una Cittadella della conoscenza e di costituire una Fondazione per la promozione del sapere tecnico.

Non è mancata nella relazione di Landi una riflessione di carattere politico: “Scontri tra Istituzioni, crisi del sistema bipolare, antipolitica, interessi corporativi e illegalità rischiano di produrre un’irreversibile crisi nazionale. La continua esaltazione della contrapposizione porta gli italiani a dividersi su tutto”. Perché accade questo? Quali le cause? Osservo sommessamente che a creare un clima di “esaltata contrapposizione”, una situazione da “guerra fredda” permanente non è stato certo il Governo in carica, ne’ la maggioranza parlamentare che lo sostiene.

(Fabio Filippi)