E’ stato presentato in Regione il Piano regionale triennale (2011-2013) per la prevenzione del rischio idrogeologico. Il Piano può contare su circa 183 milioni dieuro, di cui 90 provengono da fondi dello Stato, 65 da risorse della Regione Emilia-Romagna e 28 da ordinanze della protezione civile. I fondi servono a finanziare interventi strutturali che hanno lo scopo di ridurre il rischio idraulico, di frana e di difesa della costa, attraverso la realizzazione di nuove opere e la manutenzione ordinaria e straordinaria.
«Nel modenese arriveranno più di 14 milioni di euro di cofinanziamento. La difesa idraulica del territorio modenese è inserito tra gli interventi strutturali del Piano triennale relativi al sistema Panaro-Secchia ammontanti a 4 milioni di euro per la cassa sul fiume Secchia e circa 2 milioni per quella sul fiume Panaro – spiegano i consiglieri modenesi del PD – E ancora interventi di messa in sicurezza della città di Modena attraverso il completamento del diversivo Martiniana. All’area nord di Modena sono previsti interventi per la messa in sicurezza del sistema Naviglio-Panaro, mentre in montagna è prevista la manutenzione e il ripristino delle opere idrauliche che interessano il Panaro e il torrente Dolo».
«Il Piano per la prevenzione del rischio idrogeologico vuole perseguire tre obiettivi – continuano Costi e Vecchi – intende coinvolgere Comuni, Province, di tutti gli uffici territoriali che operano sulla manutenzione del territorio, avviare una programmazione che ci consente di fare un grande salto in avanti nella messa in sicurezza del territorio e creare lavoro. Molte imprese verranno coinvolte per alcuni anni nella realizzazione delle opere previste».
«Se la logica di fondo di questo Piano fosse trasportata a livello nazionale, riusciremmo a risolvere due questioni molto urgenti del nostro Paese: la messa in sicurezza il territorio e la crescita dell’economia», concludono i consiglieri modenesi del PD.