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Smantellata dai carabinieri di Modena una organizzazione nigeriano-ghanese dedita allo spaccio di cocaina


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Nel quadro delle attività volte al contrasto dello spaccio di stupefacenti, i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Modena hanno avviato negli ultimi mesi una specifica attività di contrasto attraverso una capillare analisi dei soggetti dediti allo smercio di droga. Sono stati così svolti particolari servizi di osservazione, controllo dei luoghi della città ove con più insistenza viene segnalata l’attività di spaccio anche al minuto e pedinamento nei confronti di personaggi ritenuti inseriti nell’ambiente malavitoso.

Un primo risultato dell’attività investigativa aveva indicato come persone dedite all’uso di cocaina frequentassero assiduamente un appartamento in via Carlo Sigonio.

In particolare, si evidenziava da subito la figura di A.B.D.K. – 44enne del Togo residente a Modena – quale fornitore di consistenti quantitativi di cocaina nel territorio provinciale.

Le indagini, supportate da specifiche attività tecniche, hanno consentito di delineare preliminarmente l’esistenza di un collaudato sodalizio criminale dedito allo spaccio di droga in Emilia Romagna, Veneto e Sicilia.

Specificatamente, A.B.D.K. si avvaleva della fattiva collaborazione di D.A. – 29enne ghanese domiciliato a Modena -. Infatti nella perquisizione domiciliare effettuata venivano rivenuti oltre 130 grammi di cocaina suddivisa in undici ovuli.

Tale particolare confezionamento ha permesso agli investigatori di ipotizzare l’utilizzo di corrieri ovulatori; pertanto si allargava lo spettro d’indagine controllando altri soggetti legati alla coppia.

Il 12 giugno sono stati così arrestati E.J. – 51enne nigeriana – e la coetanea ghanese A.M. Quest’ultima trasportava nello stomaco più di un chilo di cocaina suddivisa in oltre 100 ovuli.

Gli elementi indiziari raccolti supportati dai riscontri operativi permettevano al Pubblico Ministero dott. Enrico Stefani della Procura della Repubblica di Modena di emettere due ordini di fermo d’indiziato di delitto nei confronti dei destinatari nigeriani dello stupefacente, I.A. – 30enne domiciliata a Palermo – e I.M.A. – 29enne convivente -.

Ancora, il 17 giugno le investigazioni hanno portato all’arresto a Verona dei ghanesi A.N.A.  – 57enne, corriere -, appena giunto in Italia e la coppia destinataria dello stupefacente, B.J.A.  – 42enne residente a Verona – O.A.P. – 23enne -. Anche in questa occasione è stato recuperato oltre un chilo di cocaina suddiviso in ovuli preingeriti.

Da sottolineare, inoltre, come l’intervento operato nei confronti di A.M. abbia scongiurato ben più gravi ed estreme conseguenze per la sua salute. Infatti solo l’assistenza specializzata del nosocomio di Modena ha consentito all’extracomunitaria di salvarsi da una gravissima complicazione cardiaca connessa alla rottura di alcuni ovuli ingeriti e contenenti la droga.