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Premio Abbiati per la musica, a Fiesole, per i ragazzi dell’Istituto comprensivo di Casalgrande

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L’Istituto comprensivo di Casalgrande si è aggiudicato il più prestigioso dei premi della critica musicale: il “Premio Abbiati per la Scuola”. Il riconoscimento, assegnato dall’Associazione Nazionale Critici Musicali e sostenuto dal Comune fiorentino di Fiesole, in collaborazione con il Comitato Musica Cultura e la Scuola di Musica di Fiesole e il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, era rivolto a insegnanti e scuole dell’obbligo impegnati nell’ideazione e nella realizzazione di proposte didattico-educative in ambito musicale. La premiazione si è svolta il 21 giugno, nella Basilica di Sant’Alessandro di Fiesole, nell’ambito del Festival “Estate Fiesolana 2011” e in occasione della Festa della Musica della Scuola di Fiesole.

E’ stato premiato il lavoro degli studenti casalgrandesi intitolato: “Maledetto sia Copernico”, per il “sofisticato itinerario poetico-letterario alla scoperta dell’attualità del pensiero scientifico corredata dall’esplorazione del repertorio musicale rinascimentale, sia attraverso l’indagine storica, sia attraverso l’esecuzione di alcuni brani adattati all’ordinario strumentario didattico”: questa la motivazione dell’ambito premio per l’impegno profuso nel diffondere la musica che ha coinvolto, nell’anno scolastico 2009/10, ben 24 alunni della classe seconda E, più 6 alunni della seconda A e 4 alunne della seconda C. Compartecipano al progetto il Comune di Casalgrande e il Teatro Fabrizio De André.

L’insegnante di musica Irene Bonfrisco, che assieme alla collega di italiano Simona Anceschi ha sviluppato il progetto, racconta: “Lo spettacolo, rappresentato nel 2010 al Teatro De André, nasce da un lavoro sui repertori e strumenti musicali del periodo rinascimentale e barocco. Da qui ha preso forma la volontà di ricercare il contesto spazio-temporale in cui collocare tali musiche, e di ricreare, in un’immaginaria corte rinascimentale, non solo il momento dell’ascolto, ma pure quello della conversazioni sui temi del XVII° secolo, ad esempio la discussa teoria copernicana in contrapposizione a quella tolemaica. La struttura dello spettacolo prevede l’alternanza e la sovrapposizione delle letture di testi tratti dalle opere e dagli epistolari di Galileo Galilei, alle musiche di Baines, Praetorius, Mainerio, Dowland e Susato. Sullo sfondo -conclude l’insegnante- scorrono i dipinti di diversi artisti che riproducono scene di musica e danza e riproponendo oggetti, ambienti e luoghi evocati sulla scena”.

Il titolo dello spettacolo: “Maledetto sia Copernico!” è stato simpaticamente tratto da una pagina de “Il fu Mattia Pascal” di Pirandello: “Copernico, Copernico, don Eligio mio, ha rovinato l’umanità, irrimediabilmente. Ormai noi tutti ci siamo a poco a poco adattati alla nuova concezione dell’infinita nostra piccolezza…”.