Tre modenesi entrano nell’esecutivo della Conferenza nazionale delle donne Pd. Sono Mariangela Bastico, Caterina Liotti e Monica Brunetti, chiamate a far parte dell’organismo dirigente nazionale nel corso dell’assemblea che si è tenuta sabato scorso a Roma.
Al centro dei lavori della Conferenza un progetto di legge d’iniziativa popolare sulla maternità e il lavoro che si articola in quattro punti: a) Fare della maternità un diritto universale, estendendo l’indennità al 100% della retribuzione per tutte le donne e tutelando anche quelle che non lavorano; b) reintrodurre la norma contro le dimissioni in bianco, cancellata da questo governo, affinché cessi lo scandalo delle donne licenziate perché in attesa di un figlio; c) introdurre il congedo di paternità obbligatorio; d) avviare un piano straordinario di asili nido.
“Non si tratta solo di un elenco di proposte”, dice Caterina Liotti. “Faremo anche a Modena una grande campagna, raccogliendo firme e dialogando con i movimenti, le donne e gli uomini perché vogliamo che a cambiare sia la cultura del Paese. Le donne fanno una gran fatica ad entrare in un mercato del lavoro che poi le penalizza in termini di carriere, posizioni di responsabilità e retribuzioni. Sono il pilastro sul quale si regge il nostro sistema di welfare eppure sono le prime ad essere licenziate, spesso con la pratica delle dimissioni in bianco, quando provano a fare un figlio. Questa situazione non è più sopportabile. Puntare sulle capacità femminili e sulle donne come risorsa per la crescita del Paese – conclude la Liotti – significa davvero costruire un’alternativa radicale al disastro rappresentato dal governo e alla cultura politica che il centrodestra esprime”.