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Fincuoghi: partono le assemblee su accordo siglato Sabato – primi sì a Bedonia e Borgotaro


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Dichiarazione Stampa dei Segretari Generali Regionali L.Toschi FEMCA-CISL; G.Giovannini FILCTEM-CGIL; F.Balzani UILCEM-UIL.

Esprimiamo grande soddisfazione perchè dopo due anni di CIGS e ben 2 procedure concorsuali speriamo che con gli accordi firmati sabato 25 giugno, si riesca finalmente a mettere in salvo uno dei gruppi storici del distretto ceramiche-piastrelle; ora la decisione è in mano al tribunale e noi abbiamo lavorato prioritariamente per dare continuità industriale ed occupazionale alla FINCUOGHI ma anche perchè ci sia un esito positivo del concordato.

Con l’accordo sottoscritto sabato nessuno sarà licenziato e, se tutto và in porto, dovremmo avere 2 nuove esperienze imprenditoriali in grado di non disperdere un patrimonio industriale, di salvaguardare l’occupazione e di evitare un gravissimo impatto sociale ed economico in una vallata come quella della Val di Taro dove le opportunità di lavoro sono assai più difficili.

Il salvataggio/rilancio passa infatti attraverso 2 progetti industriali in parallelo:

– La KALE che prende in affitto i siti e le attività di Borgotaro-Sassuolo-Fiorano Modenese con 261 dipendenti

– SOPRIP-Powergres per Bedonia, con una proposta che dovrà essere perfezionata nei prossimi giorni alla Fincuoghi in liquidazione

Per ciò che riguarda la KALE l’interesse del progetto industriale è dato dal fatto che trattasi di un grande gruppo (5° produttore ceramico in Europa) che ci ha presentato un piano di rilancio attraverso investimenti impiantistici ed innovazione tecnologiche e di prodotto. Ci hanno inoltre comunicato l’intenzione di un progetto di forte rafforzamento delle politiche commerciale e di sviluppo della logistica sia per ridare valore al marchio sia per fare dell’Italia una piattaforma per aggredire con più incisività i mercati europei. Questo ci dice che si può anche cominciare a guardare con più ottimismo al futuro del distretto ceramico-piastrelle visto che c’è ancora chi pensa di investire puntando sulle professionalità, sulle capacità e sui prodotti venduti come Made in Italy.

Ora si deve attendere l’approvazione da parte del giudice dopodiché già dai primi di luglio si potrà iniziare il percorso per il riavvio degli impianti con l’obiettivo di riprendere la produzione e puntare a presentarsi alla Fiera del CERSAIE, che si tiene tutti gli anni a Bologna in settembre, per farne il palcoscenico su cui riportare FINCUOGHI, marchio e prodotti, rilanciati e rinnovati.

La soluzione della crisi FINCUOGHI e dell’emergenza sociale connessa, può anche diventare così una opportunità per il distretto e nessuno può farsela sfuggire per insipienza o meschini calcoli (se fallisce è uno in meno a competere).