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Profughi. Riunita a Bologna la cabina di regia regionale. 1150 le persone accolte, la prossima settimana in arrivo ulteriori 100 migranti dal Nord Africa


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Sono 15 mila i profughi arrivati in Italia fino ad oggi; 1150 quelli accolti in regione nei 101 comuni coinvolti e nelle 147 strutture utilizzate (tra appartamenti, Caritas e istituti ecclesiatici e strutture ricettive pubbliche, private e di associazioni).

Il punto della situazione sul sistema di accoglienza è stato fatto questo pomeriggio a Bologna nel corso della riunione della cabina di regia regionale per la gestione dell’emergenza dei profughi provenienti dalla Libia, alla presenza del sottosegretario alla presidenza della Giunta Alfredo Bertelli, degli assessori alla protezione civile Paola Gazzolo e alle politiche sociali Teresa Marzocchi, del direttore dell’Agenzia di protezione civile Demetrio Egidi e dei rappresentanti degli enti locali.

Sono 100 le persone che arriveranno in Emilia-Romagna la prossima settimana.

“Dalla conferenza tra i presidenti delle Regioni e il capo della protezione civile nazionale Gabrielli è emerso come il percorso di accoglienza stia andando nella direzione indicata – ha sottolineato Gazzolo – con un’equa e contestuale ospitalità in tutte le regioni”.

“Il nostro modello propone di implementare gli strumenti ordinari per dare risposte alla richiesta di accoglienza – ha spiegato Marzocchi – e, come previsto nel patto di accoglienza, sono diverse le attività che possono essere messe in campo per la formazione e l’orientamento dei rifugiati e per prevedere azioni in collaborazione anche con associazioni di volontariato. Si tratta di uno strumento sperimentale per l’accoglienza continuativa e coordinata delle persone, che coinvolge tutti gli enti e le istituzioni che stanno operando per l’accoglienza e per organizzare la permanenza di chi è stato ospitato in regione”.

“Questa è una cabina di regia che sta funzionando, con responsabilità condivise”, ha concluso Bertelli. “Il passaggio fondamentale è il lavoro comune, il coinvolgimento dei territori e della comunità”.