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Corsivo presidente Errani su sentenza per stragi naziste sull’Appennino


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“Strage nazista, giustizia è fatta”: è il titolo del corsivo del presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, pubblicato oggi sul sito web presidenterrani.it.

Di seguito il testo del corsivo:

“Giustizia è stata fatta. Giustizia per i morti ma anche per i loro familiari, per le comunità che hanno sofferto per molti anni prima di veder riconosciute le ragioni delle proprie richieste, per la Regione e per gli Enti locali che hanno deciso di costituirsi parte civile nel processo per le stragi naziste sull’Appennino reggiano e modenese.

La sentenza del Tribunale militare di Verona ha sancito con 9 ergastoli e disponendo risarcimenti che episodi come quelli del 1944 a Monchio, Costrignano e Susano, a Cervarolo e in alcune zone del versante toscano non furono episodi ascrivibili a una pur dissennata guerra ma veri e propri atti criminali, rappresaglie nei confronti di civili inermi, donne e anziani e giovanissimi, cui si sommarono saccheggi e devastazioni che cancellarono interi borghi.

La divisione nazista intitolata a Herman Goehring si rese colpevole, riconosce oggi anche la giustizia, di atrocità e sevizie che richiedevano e hanno avuto una sentenza esemplare, seppur simbolica data l’avanzata età dei sette imputati condannati alla pena maggiore.

Non è un caso che i familiari delle vittime abbiano parlato di un atto che suona come una liberazione, perché per 67 anni questa vicenda ha pesato come un macigno su figli, nipoti, parenti e amici sopravissuti alla strage.

In questo momento il nostro pensiero va anche all’Associazione nazionale partigiani d’Italia, che anche costituendosi parte civile ha saputo sostenere e difendere ancora una volta le ragioni della storia, quella stessa storia che molti tentano di riscrivere per assoggettarla e desideri e contingenze politiche di turno, falsificando i fatti per condizionare l’opinione pubblica, attaccando i princìpi fondamentali di cui si è fatta interprete con grandi sacrifici la parte migliore del popolo italiano”.