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No alla tassa di soggiorno. In una lettera aperta ai Sindaci Assoturismo Confesercenti E.R. chiede di non frenare lo sviluppo del turismo


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Assoturismo, che raggruppa tutti gli imprenditori turistici aderenti a Confesercenti, ritiene la tassa di soggiorno, prevista dal Decreto Legislativo sul federalismo fiscale, una misura profondamente sbagliata e che,se introdotta, creerà sicuramente un danno alla competitività del turismo dell’Emilia-Romagna aggravando la situazione delicata del settore, che risente della diminuita capacità di spesa delle famiglie e di una situazione competitiva in cui la variabile prezzo emerge come un fattore determinante per la scelta della destinazione di vacanza.

Per denunciare questo pericolo e chiedere di non applicare la tassa di soggiorno i Presidenti di Asshotel (che raggruppa le imprese alberghiere), Claudio Della Pasqua; Fiepet (pubblici esercizi), Andrea Cavallina; Fiba (stabilimenti balneari), Mauro Sansavini; Assocamping (campeggi), Monica Saielli; Assoviaggi (agenzie di viaggio), Amalio Guerra; hanno inviato una lettera ai Sindaci dei Comuni dell’Emilia Romagna che si riporta di seguito.

LETTERA APERTA AI SINDACI DEI COMUNI DELL’EMILIA ROMAGNA SULL’IMPOSTA DI SOGGIORNO

Ill.mo signor Sindaco,

Assoturismo Confesercenti Emilia Romagna, che raggruppa le federazioni degli imprenditori turistici di Confesercenti: Fiepet, Asshotel,Fiba, Assocamping, Assoviaggi, ha sempre espresso una forte contrarietà all’introduzione della “tassa di soggiorno” prevista del Decreto Legislativo sul federalismo fiscale, perché è un ulteriore balzello che va a compromettere la competitività del turismo proprio in questa fase in cui si avverte il peso della crisi economica e non si fa strada, ancora, concretamente la ripresa. Assoturismo Confesercenti Emilia Romagna ritiene lecito quindi chiedersi: come può essere il turismo un aspetto fondamentale del sistema economico regionale anche nel futuro e un motore di crescita e sviluppo, se viene appesantito da nuovi costi e tasse? Ed ancora: come è possibile incrementare la quota di turismo estero che, in questi ultimi anni, sta dando segnali di recupero, se il nostro prodotto turistico perde appeal a livello internazionale?

D’altronde, è tutta la logica che sottende al provvedimento sul federalismo municipale che non è condivisibile, a giudizio di Assoturismo Confesercenti Emilia Romagna, in quanto aumenta la pressione fiscale su cittadini e imprese con addizionale e imposte, trasferendo così, sugli Enti locali, l’onere di tassare i contribuenti a fronte dei massicci tagli operati dallo Stato.

Ciò nonostante, Assoturismo Confesercenti ritiene che proprio per le peculiarità del sistema turistico dell’Emilia Romagna, che ha come punto di forza il rapporto qualità-prezzo e quindi la competitività della propria offerta, non sia proponibile nei Comuni di questa Regione l’applicazione dell’imposta di soggiorno che, quindi, Assoturismo Confesercenti Emilia Romagna Le chiede di non introdurre nel Suo Comune.

Le strade per recuperare risorse possono essere altre e già da tempo indicate, come ad esempio la compartecipazione alle imposte da parte dei Comuni e la contestuale riduzione della spesa pubblica e, soprattutto, degli sprechi e dei privilegi anche a livello dell’Amministrazione centrale, dopo i tagli dei trasferimenti a Comuni e Regioni.

Il turismo è una delle risorse principali dell’Italia e dell’Emilia Romagna, prepariamo la strada per un suo ulteriore sviluppo in termini di qualità del territorio, delle imprese (la cui redditività è ormai all’osso) e dei servizi, invece di prevedere ulteriori balzelli.

Distinti saluti

Il Presidente Asshotel Confesercenti Emilia Romagna, Claudio Della Pasqua; Il Presidente Fiepet Confesercenti Emilia Romagna, Andrea Cavallina; Il Presidente Fiba Confesercenti Emilia Romagna, Mauro Sansavini; Il Presidente Assocamping Confesercenti Emilia Romagna, Monica Saielli; Il Presidente Assoviaggi Confesercenti Emilia Romagna, Amalio Guerra