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Fiaip Emilia Romagna sui provvedimenti recenti della Manovra economica del Governo


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«Davvero una dura stangata quella che si è abbattutta sulla testa dei bolognesi, degli emiliano romagnoli (e, quindi, degli italiani) possessori di case», questo il commento di Libero Calamosca, presidente del Collegio regionale della FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) Emilia Romagna, appena lette le nuove norme contenute nell’ultima manovra finanziaria, licenziata qualche giorno fa dal Governo. «Non solo è tornata l’Irpef sulla prima abitazione — sottolinea Calamosca — ma la cedolare secca sugli affitti, introdotta di recente, è stata aumentata dal 21 al 25,2 per cento. In più, sono in arrivo tagli a tutte le agevolazioni. Ancora una volta si mette mano nelle tasche dei proprietari di case».

Complessivamente la manovra economica prevede in tutta Italia tagli di oltre 10 miliardi di euro sugli sconti fiscali per la casa. Arriveranno in due tornate: un primo 5 per cento sarà tagliato nel 2013 per un totale di circa 500 milioni di euro, mentre nel 2014 il taglio sarà del 20 per cento, pari a 2 miliardi di euro. «Una pressione fiscale che non risparmia nessuno — avverte Calamosca — chi possiede la casa in cui abita come chi affitta il proprio appartamento, chi fa i lavori di ristrutturazione come chi prende un alloggio in affitto».

Ma vediamo nel concreto cosa succederà ai proprietari delle prime case, per esempio. «Insieme al ritorno dell’Irpef sulla prima casa a partire dal 2013 e 2014 — rivela Calamosca — i proprietari di case vedranno tagliarsi le agevolazioni fiscali sull’acquisto della prima casa. Inoltre, sarà ridotta la destrazione Irpef relativa agli interessi passivi sui mutui prima casa, pari al 19 per cento su un tetto massimo di spesa di 4 mila euro l’anno. E sarà anche limitata la detrazione Irpef per le provvigioni pagate a noi mediatori immobiliari nell’acquisto dell’abitazione principale. Anche in questo caso si tratta di un taglio del 19 per cento su un importo massimo di mille euro l’anno».

Stangata anche sui proprietari che affittano il proprio immobile. «In questo caso — commenta Calamosca — viene colpita l’ultima novità fiscale del 2011, la cedolare secca sugli affitti, che prevede un’imposta unica del 21 per cento sui contratti di affitto relativi a immobili destinati ad uso abitativo (del 19 per cento nel caso in cui si tratti di affitti agevolati a prezzi inferiori a quelli di mercato). La manovra del Governo ha tagliato queste agevolazioni e ha portato la cedolare secca al 25,2 per cento. A questo punto per un proprietario sarà sempre meno conveniente affittare il proprio alloggio vuoto. Infine, sono a rischio anche le deduzioni forfettarie per chi dà il proprio alloggio in affitto. Sia quella del 15 per cento sui costi sostenuti per l’immobile (manutenzione, imposte, eccettera), sia quella del 30 per cento prevista sui canoni concordati».

Capitolo ristrutturazioni. Gli sconti sui lavori di manutenzione straordinaria e sul risparmio energetico, rinnovati di anno in anno e che hanno avuto molto successo tra i risparmiatori, saranno ridotti drasticamente. «Passerà dal 36 al 28,8 per cento — rivela Calamosca — il bonus fiscale sui lavori di recupero edilizio. E scenderà dal 55 al 44 per cento quello finora applicato agli interventi che mirano al risparmio energetico».

La manovra economica non risparmia nemmeno i più deboli, come gli inquilini delle case. «Le detrazioini fiscali a sostegno del costo dell’affitto — ricorda Calamosca — saranno ridotte del 5 per cento nel 2013 e addirittura del 20 nel 2014. In pratica, si va da una detrazione di 300 e 150 euro per chi paga l’affitto della propria abitazione principale, ad una detrazione triennale di 991,60 euro per i giovani inquilini tra i 20 e i 30 anni (gli studenti universitari), ad una detrazione di 495,80 euro e ai 247,90 euro per i contribuenti intestatari di contratti con affitto concordato. Infine, sono a rischio anche le detrazioni per i lavoratori dipendenti che abbiano trasferito la residenza nel comune di lavoro (991,60 e 495,80 euro per i primi tre anni)».

(Collegio FIAIP Emilia Romagna)