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Bando regionale per i laghi irrigui. Pollastri: “Discriminate le aziende della pianura piacentina”


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Chiarimenti a tutela della aziende della pianura piacentina: a chiederli alla Regione è Andrea Pollastri (PdL) dopo le perplessità suscitate dal Bando, da poco pubblicato, che prevede l’erogazione di incentivi per la realizzazione ed il potenziamento di laghi artificiali per l’irrigazione in agricoltura.

Al fine dell’ottenimento del contributo, infatti, è prevista la creazione di consorzi di scopo che comprendano almeno venti aziende, un numero giudicato eccessivo per il piacentino dove le imprese agricole hanno una dimensione media maggiore rispetto ad alte parti della Regione. A tal fine la Provincia di Piacenza aveva chiesto di limitarle a dieci ma la proposta non è stata accolta dal Servizio Agricoltura.

“La forma attuale dell’atto – fa sapere il Consigliere Regionale – limiterebbe Piacenza, dove invece gli eventi di queste di queste settimane dimostrano che l’acqua è più che mai necessaria e che sarebbe quanto ami opportuno favorire la realizzazione di laghetti di accumulo”.

Un altro aspetto controverso segnalato da Pollastri riguarda la scelta di agevolate, nel punteggi, le aziende ricadenti in territori collinari e montani: “Se per altri aspetti è doveroso sostenere in via prioritaria questo tipo di realtà, nel caso specifico risulta difficile capirne le motivazioni. In montagna e collina, infatti, vi è minore siccità poiché piove di più rispetto alla pianura e le colture presenti, legate al bosco e alla vite, non richiedono l’uso di acqua, a differenza delle piantagioni a carattere di pomodoro e mais che ci sono in pianura”.

“Chiedo alla Regione – chiosa – di conoscere le ragioni per cui si siano previste le misure citate e, qualora si ravvisi che esse penalizzino le aziende di pianura piacentine, vi si ponga rimedio”.